Calcio Serie B – Coppa Italia: Torres-Mantova crocevia di emozioni

Francesco Ruocco
Francesco Ruocco

MANTOVA Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Il capolavoro di Mogol-Battisti rappresenta l’ideale sottofondo di Torres-Mantova, il match di Coppa Italia che sabato a Sassari aprirà ufficialmente la stagione dei virgiliani (e ovviamente anche dei sardi). La componente emozionale sarà forte, per una serie di incroci che riguardano alcuni giocatori dell’una e dell’altra squadra.
Su tutti Luigi Scotto, sassarese doc che ha giocato due anni a Mantova riportando l’Acm in C a suon di gol. La missione fallì nel primo, con Morgia allenatore, nonostante le 13 reti messe a segno dal bomber sardo. Riuscì l’anno dopo, nella stagione spezzata dalla pandemia (2019-20): 20 gol in 23 partite più 9 assist, questi i numeri spaventosi esibiti da Scotto, che da subito aveva saputo instaurare un grande feeling con la piazza. Sarebbe stato pronto a guidare l’attacco virgiliano anche in C, ma per ragioni familiari (o almeno questa era la versione ufficiale) lasciò poi l’Acm per tornare nella sua Sassari. Dopo un anno al Latte Dolce, eccolo vestire la maglia della Torres, che riporterà in C (anche qui a suon di gol) nel 2022. Nello scorso campionato, i sardi rossoblù fecero un figurone tenendo testa per lungo tempo al caterpillar Cesena e terminando al secondo posto. Il quasi 34enne Scotto, nel frattempo nominato capitano, è stato tra i protagonisti con 10 reti all’attivo. Sabato ritroverà il Mantova, club che gli è sempre rimasto nel cuore.
Ma altri tre giocatori, stavolta su sponda Acm, vivranno con trasporto il match con la Torres. Il primo è colui che fino a pochi mesi fa vestiva la maglia degli isolani: Francesco Ruocco. Col Mantova debutterà in Serie B, ma il ricordo delle tre annate in Sardegna è ancora fresco, oltre che motivo di orgoglio (12 gol nell’ultimo campionato): ricalcare così presto il terreno del Vanni Sanna sarà straniante. Vogliamo poi parlare di Salvatore Burrai? Nella Torres non ha mai giocato ma è nativo di Sassari, dunque anche lui sentirà in modo particolare questo ritorno a casa. Non è di Sassari, bensì di Oristano, Mattia Muroni: eppure sempre in Sardegna siamo, terra dove il senso di appartenenza è sentito più che altrove. All’emozione potrebbe cedere pure l’asolano Fabrizio Brignani, che nella terra dei Quattro Mori ha giocato per due stagioni (con la maglia dell’Olbia).
Ricordiamo infine che anche il Mantova conserva ricordi indelebili in Sardegna. Per dire: proprio a Sassari con la Torres, nel maggio 2014, i biancorossi ottennero l’1-1 che valse il passaggio dalla Seconda Divisione alla C unica. La promozione venne “festeggiata” con un surreale silenzio stampa da parte della squadra. Ma questa è un’altra storia, con freddezza e rancore a soffocare le emozioni. Pronte a riprendersi la scena sabato sera.