Apam, il centrodestra prepara il dopo-Trevenzoli e i partiti già sgomitano

MANTOVA – Mantova Forte del pacchetto di maggioranza detenuto dalla Provincia (passata al centrodestra) nella società del trasporto pubblico locale, si sta preparando una svolta ai vertici dell’Apam. Una scadenza che non è propriamente dietro l’angolo, essendo calendarizzata a metà del prossimo anno, e trovandosi l’attuale presidente Daniele Trevenzoli il bilico fra l’attuale carica e quella di sindaco di Villimpenta che ambisce di tornare a essere con le imminenti votazioni.
Per Trevenzoli non pare esserci incompatibilità fra le due cariche, qualora dovesse vincere il proprio Comune. Ma il problema per lui diventerebbe operativo, e c’è chi non esclude – malgrado la sua smentita – un possibile auto-dimissionamento dal Cda dell’Apam. In ogni casola partita rimane aperta nel centrodestra, dove non sembra tuttavia esserci unicità di vedute. Certo, il titolare di Palazzo di Bagno Carlo Bottani è noto per la sua capacità di mediazione, ma pure le rivendicazioni dei principali soggetti del centrodestra hanno il loro peso. E a questo punto parrebbe già essere in corso una sorta di lotta per l’investitura. A chi tocca la presidenza: alla Lega, a Forza Italia o ai Fratelli d’Italia?
Il problema non è semplice, dicevamo. Nel carroccio sono già parecchi i nomi dei papabili, partendo da Stefano Meneghelli, sindaco di Guidizzolo, che già peraltro era stato in predicato per la presidenza della Provincia. Ma non è l’unico. Voci ricorrenti puntano allo stesso segretario provinciale Antonio Carra, cui si affianca quello di Adriano Cattaneo, già pure collocato nel Cda del Parco del Mincio. Nemmeno è da escludersi, in qualità di “tecnico” Andrea Gorgati, il recente acquisto della Lega cittadina, le cui credenziali nel partito stanno vieppiù crescendo.
Forza Italia ha più strategie che nomi, rivendicando a sé, pare, un diritto di prelazione per mantenere una dirittura “centrista” nella scelta finale. Nel caso però anche qui qualche papabile trapela. Circolano i nomi di Stefano Nuvolari, anch’egli definito “tecnico”, ma anche quello di Stefano Spallanzani, politicamente molto vicino all’ex sindaco Nicola Sodano e già componente del Cda degli “Istituti Gonzaga”. Nemmeno è escluso infine Pier Luigi Baschieri, unica rappresentanza consiliare in via Roma, e molto apprezzato anche nel centrosinistra per la sua nomea di “moderato”.
Quasi impenetrabile il nocciolo duro di Fd’I, che però parrebbe rivendicare la leadership della coalizione, con quel che consegue. Le frasi di circostanza sono sempre le stesse: “Stiamo ragionando”; “Ci sono molti appetiti e molti problemi”, “Puntiamo a una persona competente per affrontare le passività dell’azienda”; “Apam rischia davvero il tracollo se il management” non sarà competente”, e simili. Pure in questa reticenza, un nome filtra: quello dell’avvocato Matteo Masiello.