Calcio Serie B – Il Mantova completa la difesa: preso Solini, ora tocca a Cella

Matteo Solini
Matteo Solini

MANTOVA Il Mantova ha calato il poker. Dopo Artioli, Ruocco e Botti, ecco servito sul piatto il quarto colpo di mercato. Si tratta del difensore centrale Matteo Solini ed è un’iniezione di esperienza per l’intero organico. Nato il 9 marzo 1993 a Bussolengo, cresciuto nel Chievo, ha vestito per un anno la maglia del Castiglione: era la stagione 2012-13 in C2, al suo fianco c’era nientemeno che Mattia Notari. Poi ha vestito le maglie di Reggiana, Vicenza, Renate, Modena, Arezzo, Siena, Reggina e Como. Con i lariani è approdato in Serie B, dove conta una quarantina di presenze (mentre in C siamo a 140). Solini è un giocatore in cerca di riscatto, perchè reduce da un paio di stagioni balorde: due anni fa la rottura del crociato gli costò mezzo campionato; nell’ultimo campionato ha marcato solo 3 presenze. Ma l’infortunio non c’entra. All’origine di un impiego tanto misero, semplici questioni di gerarchia. Va da sè che Solini è un giocatore in cerca di rilancio e riscatto, e una piazza come Mantova può fare al caso suo. Sulle sue tracce c’erano altri club di Serie B (Cosenza e Carrarese su tutti). A Mantova ritroverà Alex Redolfi, suo compagno di squadra alla Reggina nell’unico campionato di D disputato. Solini si è legato al Mantova fino al 2026.
Da un (nuovo) difensore all’altro. Oggi sarà il giorno di Stefano Cella, anch’egli centrale. Il dt biancorosso Christian Botturi l’ha messo da subito in cima alle preferenze, complice la mancata iscrizione dell’Ancona in Serie C. Cella si è svincolato d’ufficio dal club marchigiano e su di lui hanno messo gli occhi parecchi club di B e C: Reggiana, Juve Stabia, Vicenza ed Entella gli ultimi a mollare la presa. Cella, classe 2001, è al debutto in B. Ha alle spalle tre campionati di Serie C, due con la Virtus Verona e l’ultimo con l’Ancona, che lo ha visto titolare in ben 35 partite su 38.
Con Solini e Cella, il reparto arretrato del Mantova può dirsi quasi completo. Serviva un terzo portiere ed è arrivato Botti. Servivano due difensori centrali, ed ecco appunto Solini e Cella. Il ruolo di terzino destro è coperto da Radaelli e Maggioni. Resta una casella da riempire per il terzino sinistro, dal momento che Celesia è destinato a partire. Ma in viale Te non c’è fretta: oltre a Panizzi, c’è il duttile Bani pronto nel caso a rivestire quel ruolo (oltre a quello di difensore centrale e il suo naturale di centrocampista). Dunque il tecnico Davide Possanzini potrà, fin dal primo allenamento di lunedì, lavorare con la difesa quasi definitiva. Un vantaggio non da poco, considerando anche il peso del reparto nella costruzione dal basso teorizzata dal mister biancorosso.