Calcio Serie B – Mantova, zero acquisti e zero preoccupazioni: è un mercato a rilento

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Mantova A meno di un mese dall’inizio della preparazione, la casella dei nuovi acquisti del Mantova è ancora vuota. Qualche tifoso, specialmente sui social, già borbotta invocando al più presto i primi colpi. Saranno 5 o 6, come annunciato qualche settimana fa dal dt Christian Botturi. Ma lo stesso Botturi era stato chiaro anche sulle tempistiche: sarebbero state lunghe. «I nuovi acquisti – aveva detto – , o almeno buona parte di essi, potrebbero arrivare con la squadra già in ritiro». E così probabilmente sarà.
Da qui a preoccuparsi, ce ne corre. Dando uno sguardo generale alle altre 19 future rivali del Mantova in Serie B, si scopre infatti che molte società non hanno scelto nemmeno l’allenatore. Alcune nemmeno il direttore sportivo. Insomma, il mercato non solo non è ancora entrato nel vivo, ma non è neanche partito. Sono pochissimi i giocatori oggetto di trattative e rumors, proprio perchè la maggior parte delle società deve ancora definire la propria guida tecnica e/o dirigenziale.
Andando nello specifico, sono ben 6 le società ancora sprovviste di mister e ds: Bari, Catanzaro, Cosenza, Pisa, Reggiana e Salernitana. Una situazione, questa sì, non certo confortante per queste piazze, che inevitabilmente partiranno tardi con la pianificazione della nuova stagione. C’è poi il caso anomalo del Brescia: i lombardi hanno già definito la conferma dell’allenatore Maran, ma devono fare i conti con i mal di pancia del ds Castagnini, tentato da altre sirene. Altri club hanno il ds, ma devono definire l’allenatore: sembra fatta per D’Aversa al Cesena; non altrettanto per le conferme di Pirlo alla Sampdoria e Gorini al Cittadella; fitte nubi sulla panchina del Frosinone e su quelle delle 6 squadre citate prima, sprovviste pure di ds.
Morale: soltanto 9 club su 20 (meno della metà) hanno già definito allenatore e direttore: Carrarese, Cremonese, Juve Stabia, Modena, Palermo, Sassuolo, Spezia, Sudtirol e… Mantova. Insomma, non solo l’Acm non sembra in ritardo rispetto alla concorrenza, ma figura addirittura tra le società più avanti nei “lavori”. Una condizione oltretutto non scontata, se consideriamo la fila di pretendenti che si stava formando per Davide Possanzini. Il fatto di poter contare su tre quarti di organico già completato (e rodato) dovrebbe infine spegnere ogni preoccupazione, almeno per il momento. Il tempo per i 6 innesti non manca. L’importante, come sempre, è avere le idee chiare.