VIADANA La nona giornata del campionato di serie A Elite, sabato 18 in casa con il Valorugby, non è e non può essere uno snodo cruciale del campionato perché la strada è ancora davvero lunga, a metà del guado circa. E prima il Rugby Viadana sarà impegnato, domani alle ore 14.30, in Coppa Italia alla Caserma Gelsomini, il campo delle Fiamme Oro, per tenere in vita le possibilità di accesso alle semifinali. Ne parla il tecnico Gilberto Pavan.
Gilberto, al rientro dall’abbuffata natalizia come hai visto i ragazzi?
«Sono tornati a lavorare il 30 dicembre. Il 31 e poi il 2 e il 3 gennaio. Abbiamo sfruttato questa settimana per fare un piccolo richiamo perché avevamo caricato i ragazzi per averli pronti per la seconda parte di stagione, ma è ovvio che tornare dalle vacanze e sottoporsi a un carico di lavoro pesante non è bello. Stanno bene, rinvigoriti dal finale di stagione che sarebbe stato da incorniciare, finale a parte. Ora il 2025 capolista e abbiamo la possibilità di giocare in casa per diventare Campioni d’Inverno e siamo consapevoli di quanto abbiamo fatto al Battaglini: questo aumenta la fiducia per giocare con il Valorugby a Viadana».
Dall’infermeria rientra qualcuno?
«Sta per tornare Luccardi, un rientro che sarà graduale perché ha subito un intervento chirurgico, ma ormai è questione di settimane per riaverlo a tempo pieno con la prima squadra e siamo molto contenti perché ritorna un punto fermo della passata stagione».
Quali aggettivi definiscono al meglio Reggio Emilia?
«Fisica, è una squadra molto fisica con un pacchetto molto prestante, come abbiamo visto nell’ultima semifinale lo scorso anno, quando ci mise in difficoltà. Ha una rosa profonda e con nomi importanti per cui dobbiamo prepararla bene».
Cosa ti ha lasciato il Battaglini?
«Tornando a quella partita penso a un’impresa commovente. Sì, commozione – con maggiore decisione, poi spiega – Vedere la squadra che gioca così, andare sotto anche numericamente per mezz’ora e non concedere niente all’avversario con il 64% di possesso nel secondo tempo e imporre il nostro gioco vuol dire che il gruppo ci crede e riempie d’orgoglio me e tutto lo staff».
Prima però c’è la Coppa Italia e una semifinale in gioco…
«Siamo ancora matematicamente in gioco, ma servirà una piccola impresa a Roma con le Fiamme Oro e come nelle altre partite porteremo i ragazzi come da regolamento. Sei under 23, per cui daremo l’opportunità di giocare ai giovani che hanno fatto bene con i Caimani e di sfruttare questa partita per dare minutaggio a chi ha bisogno, ma con la mentalità mostrata a Rovigo».