BORGO MANTOVANO – La loro relazione era ormai finita da un pezzo, ma anziché accettare la cosa e rispettare la volontà della sua ex compagna, ha pensato bene di perseguitarla per un anno e mezzo e, infine, come ultimo inqualificabile gesto, di picchiarla selvaggiamente. Per lui – un 48enne nordafricano – sono scattate le manette con l’accusa di lesioni personali aggravate e atti persecutori, ed è stata avviata la procedura “codice rosso”. Le telecamere interne dell’abitazione della donna, una 60enne di Borgo Mantovano, avrebbero registrato le violenze dell’uomo.
Per oltre un anno e mezzo l’uomo aveva tempestato di messaggi e telefonate la ex compagna, rendendole – di fatto – la vita impossibile, ma quando sabato lei lo ha incontrato in casa sua sperando di riuscire a dirgli, una volta per tutte, che era finita e che doveva smettere di tormentarla, sono arrivate le botte. La donna è riuscita ad avvertire i carabinieri che, accorsi sul posto con due pattuglie da Ostiglia e da Sermide, si sono trovati di fronte a una scena inequivocabile: il viso tumefatto della donna, frutto delle percosse ricevute da chi avrebbe dovuto volerle bene. Immediatamente soccorsa dai Carabinieri e trasportata poi in ospedale, la vittima piano piano ha iniziato ad aprirsi dialogando con i Carabinieri, fino a raccontare tutta la sua storia tormentata. Da qui il coraggio didenunciare il suo ex: la dettagliata denuncia e l’acquisizione delle telecamere interne all’abitazione della donna ha permesso ai Carabinieri di immortalare e congelare scene violente poste in essere dall’uomo, fonti di prova che saranno allegate agli atti di indagine nel successivo procedimento penale.