“Concerti, perso un milione e mezzo”

MANTOVA – “Siamo l’ultima ruota del carro in questo momento” è il laconico commento di  Antonio Occhiato, l’organizzatore di eventi che in collaborazione con Shining production ha allestito l’estate musicale mantovana degli ultimi anni. “Quest’anno non so come andranno le cose, ma al 99 per cento non si farà nulla. Attendiamo il 4 maggio per vedere come ci si dovrà muovere, ma credo proprio che saremo costretti a rinviare tutto”.
Già, ma a quando?
«Gran parte dei tour nazionali ed internazionali sta subendo dei rinvii all’anno prossimo, perché a questo punto, a ridosso dell’estate, annullare tutto quanto sarebbe un salasso”.
D’accordo, spostare tutto di un anno, ma resta il buco di un’estate senza musica…
“Sarebbe, e forse saràm un conto che pagheremo a caro prezzo. Solo per quanto riguarda Mantova la perdita si aggira sul milione e mezzo di euro, senza contare le perdite che avrà la città per la mancanza di indotto”.
Come stavano procedendo le vendite dei biglietti per i concerti estivi?
“Benissimo: con i Placebo e Kravitz avevamo già staccato 12mila tagliandi con la maggior parte di spettatori provenienti da fuori provincia e molti anche dall’estero. Al di là del mancato introito dell’incasso, questo è tutto turismo sottratto alla città”.
Fermare la macchina organizzativa adesso è un vero dramma…
“Se sarà necessario la fermeremo adeguandoci alle richieste dello Stato. Chiaramente non sarà un passaggio indolore, perché questa macchina organizzativa non è solo l’artista che si esibisce sul palco, ma dietro lavora una filiera che in questo momento è bloccata in attesa di nuove direttive. Il movimento è in forte difficoltà e siamo consapevoli, che sarà uno degli ultimi settori a porter ripartire. Come Assomusica abbiamo fatto diverse interrogazioni al Governo per conoscere meglio il nostro futuro e aspettiamo delle risposte, possibilmente concrete”.
Per il futuro si sta facendo largo l’ipotesi del drive-in…
“Una c… Magari percorribile per i film, ma per la musica è a mio avviso assolutamente impraticabile per diverse ragioni e non ci vuole molto ad arrivarci. Meglio pensare a qualcosa d’altro, anche se è davvero difficile modificare il format dei concerti. Certo, possono esserci delle misure più attente nei controlli, ma l’assembramento di persone è parte integrante dello spettacolo stesso”.
Le idee in questo momento latitano…
“Anche perché non abbiamo idea di quel che sarà il futuro del settore. Ci siamo fermati, ci fermeremo ancora se necessario, ma quando sarà il momento di ripartire vogliamo regole chiare e precise. Siamo disposti a cambiar pelle, ma senza dover fare a meno della qualità perché il prodotto deve essere sempre quello. Lo abbiamo fatto dopo gli eventi di Torino e lo faremo anche adesso: quando però non si sa”.
Mantova estate live tornerà l’anno prossimo?
“Speriamo, perché questo significa aver debellato il virus, ma su come sarà l’estate 2021 non lo so. L’idea è quella di riproporre lo stesso cartellone ma occorrerà valutare la disponibilità degli artisti”.