Crossfit Suzzara: “regna l’incertezza nel settore”. E in Emilia i box aprono le porte agli atleti mantovani

SUZZARA Uno degli effetti del contenimento del Covid-19 in Lombardia è stata la chiusura delle palestre, alla quale non ha potuto sottrarsi, ovviamente, Crossfit Suzzara, un’attività dove circolano oltre centocinquanta atleti, con coach certificati ed attrezzature all’avanguardia. Insomma, un luogo in cui lo sport è una cosa seria. Questa è la seconda settimana consecutiva di chiusura che il box affronta, ma la parte più frustrante di questa situazione è un’altra, come racconta Gregorio Menzà, uno dei fondatori di Crossfit Suzzara: “Il disagio è dettato dall’incertezza che si è venuta a creare. Serve chiarezza, soprattutto su come muoversi, cosa che in questo momento manca del tutto”. Basterebbero poche semplici regole per permettere a tutte le palestre di ricominciare ad aprire i battenti e, di fatto, a lavorare: corsi aperti ai soli soci e tesserati, prenotazione con nominativo (cosa peraltro già presente) in modo da risalire a qualsiasi persona metta piede in palestra, no ad allenamenti all’aria aperta, limitazioni di persone in base alla metratura, igienizzare ogni attrezzo usato e doccia a casa, per evitare contatti ravvicinati in spazi esigui negli spogliatoi. A fare eco a Menzà il collega trainer Andrea Braghiroli: “Con l’ordinanza della sospensione di tutte le attività sportive inevitabilmente si è arrecato un enorme danno ai gestori ed ai proprietari. È insensato, a livello di prevenzione e riduzione della diffusione, dare possibilità ai ristoranti, ai centri commerciali o ai bar di tenere aperto e chiudere le palestre. Si voleva prevenire al meglio? Chiusura di tutti gli esercizi, ad eccezione della vendita degli alimentari e delle fabbriche per evitare il blocco totale del Paese”. Un altro elemento che è emerso è la differenza tra regioni nel fronteggiare l’emergenza: palestre chiuse in Lombardia ma non in Emilia. In questa differenza, è però emersa una bella storia: “Gli amici e colleghi dei box di Correggio, Modena e Reggio Emilia – spiega Menzà – hanno deciso di aprire gratuitamente le porte delle loro strutture ai nostri atleti, dando loro la possibilità di continuare ad allenarsi. Un gesto di amicizia e solidarietà che non dimenticheremo e che rappresenta uno dei valori fondanti del nostro sport”. All’orizzonte, infine, sembra che le nuvole si stiano diradando: nella bozza del nuovo decreto ministeriale pare si vada verso una riapertura di palestre, piscine e centri sportivi, con l’adozione di ovvie norme igieniche. A Crossfit Suzzara, e non solo, incrociano le dita. Federico Bonati