Federmoda: crisi gravissima. Sos da imprese e negozi

MANTOVA –  l commercio sta vivendo momenti molto difficili e tra le categorie che ne usciranno maggiormente danneggiate c’è sicuramente il settore moda, in cui rientrano negozi di abbigliamento, calzature, accessori, intimo, tessile per la casa. A rilevarlo FederModa-Confcommercio Mantova, che rappresenta la categoria. “Gli imprenditori del settore moda – spiega l’associazione – dovranno affrontare, oltre ai problemi comuni ai colleghi di altri comparti commerciali, anche ulteriori e pesanti criticità. Tutta la merce della stagione primavera-estate è arrivata nei negozi poco prima dell’emergenza, ed essendo già stata consegnata, nessun fornitore potrà concedere resi e la merce dovrà essere, pertanto, presto pagata. Buona parte di essa non potrà più essere venduta: nella migliore delle ipotesi salterà completamente la vendita della collezione primaverile. A luglio, inoltre, verrà consegnata la collezione autunno-inverno ordinata in tempi non sospetti e questo è un ulteriore costo a cui i commercianti dovranno far fronte nonostante il mancato incasso di questi difficili mesi”. Per tentare di salvare almeno le vendite della stagione estiva, secondo l’associazione è  necessario intervenire sulla normativa delle vendite straordinarie, promozionali e sui saldi di fine stagione e posticiparli. Questo potrebbe evitare che al momento della ripartenza  i negozianti vengano ulteriormente danneggiati dall’ondata dei prezzi super scontati. A tutto ciò si aggiungano gli affitti, le utenze, i costi per il personale e di gestione. Spese difficili da sostenere quando le serrande sono abbassate per settimane. FederModa-Confcommercio è costantemente impegnata a richiedere alle istituzioni locali e centrali attenzione e misure specifiche per un settore chiave dell’economia e del made in Italy, composto da 114.813 punti vendita e 313.074 persone addette in tutto il Paese.