MANTOVA Regione Lombardia ha stanziato 720mila euro per proseguire l’attività di sperimentazione dei Centri per la famiglia sul territorio di ATS della Val Padana. I finanziamenti riguardano interventi in rete tra enti pubblici, del privato sociale, e rappresentanti dell’associazionismo familiare per potenziare la capacità di intercettare i diversi bisogni delle famiglie e offrire una risposta flessibile e integrata.
“Il modello lombardo dei Centri per la Famiglia prevede che questi diventino luoghi facilmente accessibili e capillarmente diffusi sul territorio, in grado di rappresentare uno spazio sociale per le famiglie nella loro universalità, dove stimolare partecipazione, cittadinanza attiva, promuovere la conciliazione famiglia-lavoro e rafforzare i legami – spiega Liliana Bissa Dirigente della Struttura Reti per la Famiglia dell’ATS -. I centri per la famiglia hanno una funzione preventiva di tipo socioeducativo che li definisce rispetto ad altri enti prevalentemente orientati alla cura, all’assistenza e al trattamento. Attualmente, sul territorio di ATS della Val Padana sono attivi 5 progetti sperimentali aventi come Enti capofila i Comuni di Crema, Mantova e Ostiglia, l’Azienda Speciale Consortile Oglio Po e la Cooperativa CSA che si concluderanno a settembre 2024”.
Da settembre 2022 ad oggi, gli sportelli di ascolto e orientamento hanno raggiunto complessivamente 3.644 utenti tra coppie, famiglie, giovani, genitori single ecc.; le iniziative formative e informative hanno visto la partecipazione di 1.857 persone tra genitori, figure parentali ed educative, giovani, e raccolto migliaia di visualizzazioni sulle piattaforme online. Anche le attività di gruppo a sostegno della genitorialità e quelle laboratoriali sono state molto apprezzate coinvolgendo 725 persone tra genitori e figli, singoli genitori, nonni, figure parentali.
Il nuovo contributo regionale per ogni progetto è concesso fino ad un massimo del 70% del costo complessivo e comunque non superiore a 70.000 euro. La restante quota, pari ad almeno il 30%, viene sostenuta dal capofila o dal partenariato a titolo di cofinanziamento.
Potranno presentare la progettualità sia Enti gestori di Servizi, di UdO sociali e/o sociosanitarie, sia Ambiti territoriali, Enti capofila dell’accordo di programma oppure, in subordine, Comuni singoli, Unioni di Comuni. Anche gli Enti gestori di sperimentazioni già attive dovranno presentare una nuova progettualità, secondo le indicazioni contenute nell’avviso pubblicato sul sito di ATS della Val Padana che rimarrà aperto sino al 16 maggio 2024.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito di ATS alla sezione “Ultime notizie”; per richieste specifiche all’indirizzo e-mail pipss.retifamiglia@ats-valpadana.it.