MANTOVA Era agli arresti domiciliari presso la sua abitazione dal mese di Gennaio 2020 per una rapina pluriaggravata commessa ai danni di una connazionale alla quale, dopo averla aggredita e malmenata, insieme ad altri due complici, gli aveva sottratto la borsetta contenente uno smartphone e del denaro e procurato lesioni in più parti del corpo. Ma invece di stare a casa, da circa 10 giorni, aveva fatto perdere le proprie tracce. I costanti controlli giornalieri svolti dai Carabinieri presso il domicilio erano stati sempre infruttuosi, come pure le ricerche svolte in vari quartieri della città. Ma nella serata di ieri non gli è andata per il verso giusto come nei giorni precedenti. Durante uno spostamento a piedi in una strada non lontana dall’abitazione è incappato nella gazzella dei Carabinieri di Mantova che pattugliava la zona. I militari, senza dargli il tempo di porre in essere qualsiasi tentativo di fuga, in un attimo lo hanno bloccato e, subito dopo, condotto presso il Comando Provinciale di Via Chiassi, dove è stato dichiarato in arresto. Così è finita la prolungata evasione per un magrebino di 28 anni. L’uomo già nel mese di Aprile scorso era stato arrestato in flagranza dai Carabinieri che lo avevano sorpreso di notte, insieme ad altri coetanei, mentre si trovava nel quartiere di Lunetta. Dopo le formalità di rito, il giovane è stato nuovamente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, con divieto di allontanarsene senza autorizzazione del Giudice. Stamattina i Carabinieri lo hanno condotto innanzi al Tribunale di Mantova per la convalida dell’arresto per il reato di evasione. Il Giudice, dopo aver convalidato la misura precautelare adottata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, ha disposto procedersi al giudizio con rito direttissimo e, su istanza del difensore, concesso un breve termine a difesa rinviando l’udienza.