Inquinamento: Mantova a due giorni dal limite massimo di superamenti del Pm10 in un anno. E siamo solo in aprile

MANTOVA  Piazzale Gramsci a quota 33, Ponti sul Mincio a quota 26, per una media provinciale di 29,1. Sono le giornate di superamento del valore limite di 50 µg/m³ per le polveri sottili o Pm10. Mantova meno due, quindi, e non c’entra il countdown per la promozione in serie B della squadra di calcio cittadina, ma il limite massimo di superamenti in un anno secondo l’Unione europea. Da lunedì scorso, 1° aprile, si è chiusa la stagione di massimo rischio smog ed è tempo di bilanci. In tutta la Lombardia si soffre di “mal’aria” e Mantova è una delle città messe peggio. A dirlo sono i dati forniti da Arpa Lombardia a conclusione del primo trimestre 2024: i livelli di Pm10 hanno fornito un quadro impietoso della qualità dell’aria respirata tanto in città quanto in provincia. Tra gennaio e marzo la concentrazione media di Pm10 misurata in 6 capoluoghi su 10 e risultata eccedente il valore soglia (40 µg/m³) indicato dalla norma europea come media annua. L’aria peggiore si è registrata nell’ordine, a Monza, Cremona, Brescia, Mantova, Lodi e Milano. Oltre a ciò va aggiunto che Cremona e Brescia alla data del 31 marzo scorso hanno già superato il limite massimo di 35 giorni di superi all’anno fissato dalla direttiva, mentre Mantova con Milano, Monza e Lodi, ha quasi esaurito i giorni, e non solo quelli oltre la soglia di 40 mµg/m³, ma anche oltre il valore limite di 50 µg/m³. Questo in attesa della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria, che una volta entrata in vigore abbasserà la media annua a 20 µg/m³. L’aria peggiore resta quella di città, ma anche in campagna non se la passano granché bene. Il quadrilatero degli allevamenti intensivi tra Mantova, Brescia, Lodi e Cremona produce infatti oltre il 40% del latte e il 50% della carne suina italiana, ma produce anche decine di milioni di tonnellate di liquami e letami, da cui esalano sostanze organiche volatili e soprattutto ammoniaca: nel semestre freddo, oltre 90mila tonnellate annue di questo gas, stando ai dati dell’inventario di Arpa Lombardia, sono all’origine della formazione di particolato sottile atmosferico. A conferma di ciò ci sono i dati delle varie centraline Arpa. Quella di piazzale Gramsci, che ha totalizzato 33 superamento del valorte limite, negli ultimi dieci giorni ha registrato un valore massimo di 77 µg/m³ nel giorno di Pasqua. Stesso picco a Mantova Sant’Agnese che conta 32 superamenti. L’aria migliore in città è in via Ariosto: “solo” 28 superamenti da inizio anno e 69 µg/m³ di Pm10 per Pasqua. In provincia Viadana conta 29 superamenti dei limiti e lo scorso 30 marzo ha registrato il valore più alto di Pm10 degli ultimi 10 giorni: 102 µg/m³ scesi a 83 il giorno di Pasqua. Schivenoglia, 27 giorni di superamenti, e 75 e 84 µg/m³ di Pm10 rispettivamente il 30 e 31 marzo. Ponti sul Mincio la zona meno in quinata con 26 giorni di superamenti e valori massimi degli ultimi 10 giorni di 64 e 58 µg/m³ rispettivamente il 30 e 31 marzo.