MANTOVA Presidi, manifestazioni e assemblee pubbliche, organizzati insieme ai COBAS, con l’adesione di FLC-CGIL, UIL, CNPS, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo. Le città coinvolte: Mantova, Firenze, Milano, Roma, Bologna, Genova, Napoli, Cremona, Prato, Bari, Massa Carrara, Salerno, Modena, Reggio Emilia, La Spezia, Pisa, Trieste, Catania, Siracusa, Ancona, Vicenza, Padova, Venezia, Parma.
Mantova, 25 gennaio 2021 – Il 25 gennaio Priorità Alla Scuola, ha organizzato presidi, manifestazioni e assemblee pubbliche in 24 città italiane davanti agli Uffici scolastici regionali e provinciali, e a Roma davanti al MIUR, per chiedere un adeguato finanziamento della scuola pubblica tramite il Recovery Fund affinché gli slogan sulla Next Generation non siano solo retorica politica. In particolare a Mantova aderisce alla mobilitazione anche Potere al Popolo.
Le altre mobilitazioni si sono svolte a Firenze, Milano, Roma, Bologna, Genova, Napoli, Cremona, Prato, Bari, Massa Carrara, Salerno, Modena, Reggio Emilia, La Spezia, Pisa, Trieste, Catania, Siracusa, Ancona, Vicenza, Padova, Venezia, Parma
Il 25 gennaio è il giorno in cui chiudono le iscrizioni alle scuole per l’anno scolastico 2021-22. Questa data rappresenta l’occasione giusta per porre fine alle cosiddette “classi pollaio”, la riduzione del numero di alunni per classe è una condizione prioritaria per garantire una scuola di qualità per tutti, insieme all’incremento degli spazi scolastici e dell’organico di docenti e personale ATA.
La pandemia ci ha insegnato che le classi non devono essere sovraffollate e che le scuole necessitano di maggiori spazi e diffusi nel territorio anziché di enormi plessi che attirano un bacino di utenza troppo ampio.
È necessaria una completa inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni: come per la sanità pubblica, la pandemia ha avuto l’effetto di certificare la dissennatezza dello smantellamento di tutti i servizi pubblici, che si traduce in riduzione di diritti fondamentali di cittadinanza.
Si chiede la revisione immediata dei criteri per la formazione delle nuove classi, fissando a venti il tetto massimo di studenti per classe e investimenti dedicati alla riduzione significativa del numero di alunni per classe con il conseguente ampliamento dell’organico docenti e ATA e la tempestiva stabilizzazione degli insegnanti precari.
Inoltre, si chiede:
– il potenziamento del trasporto locale dedicato agli studenti;
– screening costanti in tutte le scuole superiori sul modello della Regione Toscana;
– un accesso rapido ai tamponi per tutta la popolazione scolastica e un tracciamento efficace all’interno delle scuole;
– l’inserimento del personale scolastico ad alto rischio come prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale;
– l’investimento finanziario di fondi del Recovery Fund e della legge di Bilancio per una riduzione significativa del numero di alunni per classe e per il conseguente ampliamento dell’organico docenti e ATA, con una tempestiva stabilizzazione dei precari;
– l’investimento finanziario di fondi del Recovery Fund e della legge di Bilancio per l’edilizia scolastica;
– il ripristino delle infermerie in tutte le scuole.