L’amore e la poesia possono salvare. Ecco la raccolta di Guido Catalano

CASTIGLIONE Ieri al Museo Internazionale della Croce Rossa (MICR) di Castiglione delle Stiviere, si è tenuta la presentazione di “Erosione” (edizioni E/o), il nuovo libro di Lorenza Pieri. La Chesapeake Bay fa da teatro alla storia di una famiglia il cui futuro è privo di certezze. Tre fratelli si trovano a vivere e rivivere insieme i loro ricordi, quelli di un’infanzia trascorsa a fare i conti con il tempo e con l’acqua che allagava continuamente la villa di famiglia. In quell’ultimo trasloco, il rapporto di amore e odio con quel posto che li aveva visti crescere e al quale, seppur con nostalgia, ora si trovavano a dare l’ultimo saluto.
Domani pomeriggio invece alle ore 18, sul palco di Palazzo Longhi, spazio ai versi di Guido Catalano che per Rizzoli ha firmato “Smettere di fumare baciando”. Poeta, scrittore, performer, nell’ultimo decennio il suo stile unico ed essenziale e la sua ironia hanno conquistato follower e lettori di tutta Italia che hanno riempito librerie, teatri, circoli e club della penisola, eleggendolo a poeta professionista vivente più amato del Paese. Più di 100 poesie sono raccolte tra le righe della sua opera letteraria, la cui presentazione sarà accompagnata musicalmente dalle dolci note di Matteo Castellano alla fisarmonica. Catalano continua a regalare una poesia moderna, fatta di leggerezza e vita. Con un bacio, dice, “la pelle ringiovanisce, la vista s’acuisce, gli aerei da guerra atterrano, per mai più decollare”. L’amore può salvarci.
Dopo sei anni e una pandemia, Guido Catalano torna alle origini, ai versi che l’hanno reso famoso e hanno fatto ridere e innamorare lettrici e lettori di tutta Italia. Una raccolta autoironica, intima e spassosa, per tutte le occasioni, adatta ad ogni esigenza: ci sono poesie della colazione e del dopo sbronza, fulminanti come battaglie navali e farcite come tramezzini, poesie d’amore mancato e di sogni possibili, poesie lanciate alla finestra come sassetti, poesie incattivite e poesie che danno dipendenza. “Dici che esagero?” si chiede il poeta. Può darsi, ma per scoprirlo c’è un modo soltanto: spegnete quella sigaretta, leggete e baciatevi a più non posso. (amc)