MANTOVA A fronte di una diminuzione generale dei reati si registra però un aumento di talune fattispecie quali furti, rapine, riciclaggio e pedopornografia. Questo, in estrema sintesi, il bilancio che emerge dall’analisi effettuata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Gerlando Iorio, circa l’andamento complessivo della delittuosità a livello provinciale nell’ultimo quadriennio.
Nello specifico i servizi espletati dalle forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) dal 2019 al 2022 denotano un incremento quantitativo e qualitativo delle attività di prevenzione generale e controllo del territorio. Complessivamente, l’andamento dei fenomeni delittuosi a livello provinciale registra, negli ultimi quattro anni, una diminuzione dei reati di oltre il 10%. In particolare, nel corso del 2022 si è riscontrata una lieve flessione (con 11.465 eventi delittuosi), in controtendenza rispetto all’anno precedente (11.517 delitti nel 2021, più del 7% rispetto al 2020) ed in netto calo rispetto al 2019 (12.751 delitti).
Nel 2022, a fronte di un impiego sostanzialmente costante di unità di personale e pattugliamenti sul territorio (sono state impiegate complessivamente nei servizi 28.546 pattuglie e 57.091 unità di personale), sono state sottoposte a controllo 250.424 persone, dato che, confermando negli anni il trend in aumento, evidenzia un incremento di oltre il 110% rispetto al periodo pre-Covid (anno 2019).
Anche il numero delle persone denunciate ha registrato una crescita (oltre 3.800), con un incremento pari a circa il 9% rispetto al 2021; così come le violazioni penali accertate nel corso del 2022, che hanno registrato un aumento di circa il 24% (dalle 1.386 del 2021 alle 1.723 del 2021). I dati indicano che bisogna dare continuità all’azione di coordinamento, nonché al ricorso ai nuovi dispositivi di controllo ed ai servizi “ad alto impatto” programmati in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, attuati, con risultato, grazie allo sforzo operativo compiuto dalla Questura di Mantova e dai Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Con riferimento alle violazioni amministrative, nonostante il lieve calo riscontrato nel volume complessivo degli accertamenti effettuati (5.011 violazioni contestate nel 2022 contro le 5.094 del 2021, con scostamento di poco superiore all’1%), l’anno trascorso presenta un significativo incremento delle violazioni in materia di stupefacenti (281 contestazioni nel 2022 rispetto alle 224 del precedente anno) e delle violazioni previste dalle disposizioni che disciplinano la sicurezza sui luoghi di lavoro (36 contestazioni da parte delle sole forze di polizia nel 2022 rispetto alle 22 del 2021).
Tale ultimo dato risulta particolarmente confortante, in quanto conferma la validità del piano di controllo coordinato e congiunto varato e monitorato dalla cabina di regia presieduta dal prefetto per il contrasto alle violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le truffe e le frodi informatiche, che avevano subito, per evidenti ragioni, forti incrementi durante il periodo dell’emergenza sanitaria, sono diminuite di circa il 15%, passando da 2.414 episodi nel 2021 ai 2.057 del 2022.
Analoghe considerazioni valgono per i delitti informatici (558 episodi nel 2022 rispetto ai 707 del 2021, con una riduzione del 21%), mentre, se si confronta il dato con l’anno 2019, periodo ante covid, si evidenzia l’incremento complessivo di tali delitti superiore al 110%. Anche per i reati in materia di stupefacenti si registra un sensibile calo nel confronto tra il 2022 con il 2021 di oltre il 13% (104 episodi del 2022 rispetto ai 120 del 2021), in particolare nelle attività di spaccio (-12% nel 2022 sul 2021). In calo nel 2022 anche i reati di percosse (da 96 episodi nel 2022 ai 104 del 2021) e minacce (da 392 episodi nel 2022 ai 436 del 2021). Dall’altro lato, si rileva l’aumento dei delitti relativi al riciclaggio di denaro (3 episodi nel corso del 2021, in linea con gli anni precedenti, rispetto ai 12 del 2022). Il dato assume particolare rilievo se viene confrontato con quello relativo all’usura, poiché rispetto a tale fattispecie criminosa non vengono praticamente sporte denunce.
Tali situazioni “spia” meritano specifici approfondimenti sotto il profilo antimafia per prevenire il rischio che gli interessi della criminalità organizzata possano contaminare il tessuto economico-sociale della provincia. Rispetto al 2019 risultano positivi i dati relativi alle lesioni dolose (circa il 5% in meno), ai furti (circa il 29% in meno) e le rapine (circa l’8% in meno).
Nel periodo intermedio e quindi con la fine del lockdown e delle relative restrizioni, questi dati iniziano a mostrare segnali di crescita: 424 episodi di lesioni dolose nel 2022 rispetto ai 371 del 2021, con aumento del 14%; 4.010 furti nel 2022 rispetto ai 3.480 del 2021, con aumento del 15%; 81 rapine nel 2022 rispetto ai 77 del 2021, con aumento del 5%; continuano a calare, invece, le rapine sulla pubblica via (-14%). In aumento anche i reati di pornografia minorile, con casi raddoppiati nel 2022 rispetto agli anni precedenti ed alle violenze sessuali (44 episodi nel 2022 rispetto ai 35 del 2021, con aumento del 25%, mentre i delitti di violenza sessuale a danno dei minori sono passati dai 5 del 2021 ai 2 episodi nel 2022): in tale ambito, sarà importante chiarire quanto incida l’acuirsi di tensioni familiari dovuto alla permanenza forzosa all’interno delle abitazioni nei periodi di lockdown, attestato dalle numerose richieste di attivazione di “codici rossi” per violenza domestica. A livello di strategie occorre quindi consolidare l’attuazione di dispositivi programmati implementando piani straordinari per il controllo coordinato del territorio, per garantire una sicurezza sempre più integrata e partecipata.