Scuola, a Mantova non c’è più religione: il 25% di alunni è “agnostico”

MANTOVA – Secondo un recente studio statistico, in Lombardia più di un bambino su cinque decide di non seguire l’ora di religione a scuola. In testa a questa graduatoria ci sono le province di Mantova e Brescia, dove la percentuale di alunni “senza religione” superano il 25% del totale. Questa è la situazione che emerge dai dati forniti da #datibenecomune, una campagna nata a novembre 2020 per chiedere al governo di pubblicare i dati relativi al Covid in maniera aperta, in collaborazione con l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, che sottolineano come su queste statistiche, al momento, l’unica fonte era quella della Conferenza Episcopale Italiana. Dunque, senza volere prendere le parti di nessuno e tanto meno fare una guerra di regione, in Lombardia secondo l’Unione degli Atei, la media di studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica è il 22,07%, a fronte di una media nazionale del 14,07%. Nello specifico poi le province di Brescia e Mantova superano il 25%, seguite da Milano (24,79%) e Bergamo (23,57%). Sondrio invece la percentuale più bassa di non partecipanti (14,24%). Sui dati influisce sicuramente circa il 17% di studenti di religione non cattolica, anche se appare, al di là di questa specifica, enorme il divario con province come quella di Barletta-Andria-Trani, dove la mancata adesione all’ora di religione si attesta all’1,5%.