Senza patente e fuori Mantova: le scuse non reggono, nomade agli arresti domiciliari

MANTOVA  – Sono senza patente, così quando i carabinieri mi hanno fermato ho dato delle false generalità per evitare di finire nei guai. Guai che però Giorgio Fumagalli non è riuscito proprio ad evitare, così come non è riuscito ad evitare l’arresto. Guida senza patente ma anche violazione di una misura di prevenzione, visto che l’uomo, residente al campo nomadi di via Guerra, non poteva uscire dal comune di Mantova. Una spiegazione anche per questo, ieri mattina davanti al giudice per la convalida dell’arresto: non mi ero accorto di essere uscito dal territorio di Mantova. Era a Marmirolo l’altro ieri, quindo è incappato in una pattuglia dell’Arma. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era al volante di un furgone di proprietà della persone che viaggiava accanto a lui. I due sarebbero stati in giro per lavoro: dovevano recuperare dei bancali di legno per conto di una non meglio specificata azienda agricola. Fumagalli si sarebbe messo al volante nonostante fosse senza patente perché il padrone del furgone non stava bene, e quando i carabinieri lo hanno fermato ha dato delle false generalità per evitare guai. Ieri in aula ha chiesto scusa, ma il giudice ha convalidato l’arresto disponendo per Fumagalli la custodia domiciliare presso l’abitazione della madre, sempre in via Guerra. Il processo per direttissima è stato quindi rinviato al prossimo 19 luglio perché sono stati concessi i termini a difesa.