Violenza tra coppie adolescenti: per le ragazze la difficoltà maggiore è capire il limite del sopruso

MANTOVA La violenza, nelle sue varie forme, all’interno delle coppie di adolescenti: un fenomeno solitamente poco trattato quello approfondito ieri presso la sede di Assindustria Mantova, durante un incontro organizzato dal Centro aiuto alla vita di Mantova. Ad aprire l’incontro è stata l’assessora comunale Chiara Sortino, che ha delineato  il lavoro delle  in tale campo, in collaborazione con le associazioni sul territorio, accennando al progetto Casa lavoro, per facilitare l’autonomia abitativa e professionale e alle varie iniziative messe in campo, anche per capire il comportamento dell’uomo violento, poiché da lì parte il problema.

Nel 2018 sono 87 le donne ascoltate dalle collaboratrici del Centro aiuto alla vita, di cui il la metà italiane. Sono state 34 le donne e 43 i minori accolti in una delle strutture dell’associazione (il 10% del dato lombardo), che prosegue naturalmente anche l’azione di prevenzione nelle scuole.

La psicologa e psicoterapeuta Laura Pomicino, consulente anti violenza e che svolge prevalentemente attività clinica, parte nel suo lavoro di prevenzione alla violenza rivolto ai ragazzi delle scuole con i buoni esempi: ossia spiegando quali siano le buone abitudini in un rapporto  e quali rifuggire. Un’operazione non semplice, perché spesso le ragazze scambiano l’eccessivo interesse da parte di un coetaneo per innamoramento. Ma quando, molto semplicemente, il comportamento del molestatore non fa più sentire bene chi lo subisce, allora il limite è sorpassato. Secondo dati Istat l’11% delle ragazze sotto i 16 anni ha subito violenza una volta nella propria vita. Si parla di violenza fisica, psicologica attraverso il controllo e la dominazione, oppure sessuale. E di quest’ultima è spesso difficile parlare con gli altri. Pertanto la reazione al silenzio forzato si può manifestare in atti di autolesionismo, depressione, mancanza di concentrazione. Sintomi sempre più frequenti tra le giovanissime. La difficoltà è costituita proprio dal riconoscimento della gravità della situazione: una volta compiuto quel passo si può iniziare a ricostruire. Altra conseguenza della sottovalutazione delle manifestazioni di violenza è, ad esempio, l’incremento delle malattie sessualmente trasmissibili, non utilizzando contraccettivi che rendano sicuri i rapporti.

Le dinamiche relazionali tra adolescenti e adulti sono sostanzialmente le stesse: il 12% delle donne adulte in genere denuncia la molestia, al massimo l’11% degli adolescenti esterna a figure adulte l’abuso subito. In Italia 3.466.000 donne hanno subito stalking e 1.404.000 molestie sul lavoro. A livello globale il fenomeno della violenza colpisce circa il 30% della popolazione femminile, con percentuali assai differenti nei vari Pesi del mondo.

Importante ricordare che Cav offre un servizio giovani, con numeri di telefono d’emergenza, che sono 0376.225959 e 388.8989250, come spiegato dalla psicologa e psico terapeuta Grazie De Mori, la quale, tramite un nuovo progetto portato avanti da Cav e Fondazione comunità mantovana, gestisce uno sportello di consulenza psicologica, presso il liceo di scienze umane Isabella d’Este e Istituto d’Arco. Ilperf