Il freddo se ne va. Tempo più soleggiato e caldo fino a martedì

MANTOVA Bentornata primavera, finalmente. Lo sarà per tutta la settimana con temperature più o meno nella norma, maggiore presenza di sole e qualche episodio piovoso concentrato soprattutto giovedì. Già ieri il termometro ha raggiunto e superato i 20 gradi, mentre oggi grazie al sole sempre presente la temperatura massima toccherà i 23 gradi per portarsi sui 24/25° domani. Cielo grigio, invece mercoledì primo maggio con qualche grado in meno e qualche piovasco dal tardo pomeriggio.
L’impennata termica in atto è indotta dall’avanzamento di una figura depressionaria che avanzando dalla Penisola Iberica sta orientando le correnti da sud. Introdurrà domani molto pulviscolo sahariano nei cieli padani, quindi molte nubi mercoledì, oltre a produrre le prime piogge tra mercoledì sera. Il peggioramento di metà settimana vedrà il suo apice giovedì, giornata dal tempo perturbato e dal cielo quasi sempre coperto, con piogge anche a carattere temporalesco concentrate soprattutto nel pomeriggio. Le temperature caleranno inevitabilmente, con valori massimi compresi fra 17 e 18 gradi. Da venerdì, infine, il tempo migliorerà nettamente aprendo le porte ad un fine settimana abbastanza soleggiato e con massime fra 22 e 23 gradi. Si riaffermerà l’alta pressione subtropicale assicurando una certa stabilità per più giorni. Da domenica prossima si rivedrà anche un po’ d’estate con termometro localmente superiore ai 25 gradi.
Al momento, vere e proprie impennate della temperatura sono da escludere. L’anticiclone africano che da oggi tenterà di affermarsi sarà infatti disturbato da impulsi freschi di natura occidentale piuttosto ingombranti; su buona parte dell’Europa centro-occidentale le temperature non potranno quindi alzarsi più di tanto. L’appuntamento con i primi 30 gradi della stagione (sfiorati due settimane fa) è ad oggi lontano, con una prima metà di maggio frequentemente instabile sebbene non fredda.
Esattamente come aprile, maggio presenta spesso estremi termici rilevanti. In fatto di freddo fuori stagione, sale subito in cattedra quello del 2019, tre più rigidi e piovosi degli ultimi cinquant’anni. Le temperature furono a tratti tardo-invernali e non salirono mai oltre i 25 gradi. Nella prima decade del mese nevicò copiosamente sia sul Baldo che sui Lessini già oltre gli 800 metri di quota e attorno alla metà del mese la temperatura notturna scese in pianura fino a 3 gradi, quasi un record negativo per questo periodo dell’anno (il record assoluto risale in ogni caso al 1957 con una minima di quasi -1° e comprensibili danni alle colture agricole).
Sul fronte termico, accadde qualcosa di simile l’anno scorso, quando maggio fu tra i più freschi (e piovosi) degli ultimi trent’anni. Ricordiamo bene anche i nubifragi della Lombardia centrale (specie nel bresciano) e le due alluvioni dell’Emilia centrale e della Romagna, che solo per effetto delle correnti da nordest hanno graziato il Veneto e la Lombardia.
Alessandro Azzoni