Smoking da donna

Dovete sapere che il primo smoking da donna risale al 1966 e fu una creazione del grande stilista Yves Saint Laurent. I tempi di allora erano perfetti per dare vita ad un capo d’abbigliamento intrinseco di un messaggio così forte. Si trattava di periodi turbolenti, inquieti, segnati da profondi cambiamenti sociali e movimenti culturali. Precisamente nel 1966 Yves Saint Laurent portò in passerella il suo look più rivoluzionario: lo smoking da donna. Con quell’abito da sera, chiamato “Le Smoking”, che era nato nell’Inghilterra
dell’Ottocento per essere indossato dagli uomini nelle sale fumatori, la fertile immaginazione del couturier francese rovescia i dress code uomo-donna dell’epoca e interpreta lo spirito del tempo. Lo smoking maschile si trasforma così in un simbolo di empowerment e di emancipazione femminile. Le muse in pantaloni di Yves Saint Laurent, eredi delle trasgressive dive del cinema anni ‘30 come Marlene Dietrich (che lo indossa nel film Marocco) e Louise Brooks, hanno il volto di Catherine Deneuve, di Bianca Jagger, che ha scelto uno smoking bianco per le sue nozze con Mick Jagla, silhouette androgina e i
capelli platino di Betty Catroux, sempre in equilibrio tra spirito di trasgressione e desiderio di emancipazione, e in corsa verso la modernità. “Le Smoking” di YSL però non è una copia dell’abito da uomo, ma ne riprende piuttosto il rigore sartoriale cesellandolo con dettagli e proporzioni femminili. Oggi lo smoking da donna è chiamato anche tuxedo negli States. Questo perché è stato indossato per la prima volta a un ballo a Tuxedo Park da James Brown Potter. Se oggi la rappresentazione ha cambiato le sue motivazioni, lo smoking risponde ancora a un desiderio di libertà estetica, di ricerca di un’eleganza che non conosce schemi di genere e che affonda le sue radici nella tradizione couture. Gli stilisti ne riprendono i codici in una profusione di variazioni: nelle dimensioni della giacca (esilissima, a bolero, o al contrario oversize, nella rilettura irriverente di Balenciaga), nell’ampiezza e lunghezza dei pantaloni (che possono esseri fluidi e ampi come una gonna, a sigaretta o anche shorts). Abbinato a camicie classiche con ruches, sartoriali, a top in tulle nude look, o a spiazzanti pezzi sportswear e ballerine, nella versione di Celine. Totalmente femminile, bon ton, rigoroso, eccentrico, sexy e trasgressivo. In questo 2022 carico di successi e rivoluzioni femminili nell’ambito sia imprenditoriale che artistico, questo capo non poteva
non tornare in auge più forte che mai. Indossare uno smoking femminile porta con se un messaggio e un’energia ben definita, una forte carica di energia maschile, unita ad intraprendenza e coraggio. Il secondo capo che potrebbe rappresentare abbastanza
l’anno appena trascorso è l’abito blazer oppure abito giacca, per lo stesso motivo. Campione di vendite e proposto praticamente dalla maggior parte dei brand, dal più abbordabile come fascia prezzo al marchio più blasonato.