MANTOVA Brahms e Beethoven, due opere di straordinaria forza evocativa e la felice combinazione di eccellenze artistiche: c’erano tutti i presupposti per un esordio di successo per la nuova produzione dell’Orchestra da Camera di Mantova, nata dalla collaborazione con il duo pianistico Silver-Garburg e il direttore Nir Kabaretti. E così è stato al Bibiena, giovedì sera, per la prima delle due serate consecutive previste dal programma della stagione concertistica Tempo d’Orchestra, che ha prodotto un concerto di grande pregio, suggellato dall’entusiastica accoglienza del pubblico. Apprezzatissima la performance di Sivan Silver e Gil Garburg, magistrali interpreti della trascrizione del Quartetto n. 1 in sol min. op. 25 di J. Brahms (1833-1897) realizzata da Richard Dünser (1959) in forma di concerto per pianoforte a quattro mani e orchestra d’archi. Decisamente interessante il lavoro fatto dal compositore austrico, dedicato espressamente al duo Silver-Garburg e qui in prima esecuzione italiana, nel riuscire a delineare i contrasti dinamici e timbrici tipici della cameristica brahmsiana e a impreziosire, con abile uso degli archi, la fluidità degli slanci lirici. Pregevolissima la sinergia tra Sivan Silver e Gil Garburg, costruita attraverso un profondo impegno di preparazione (evidentemente anche la loro inseparabilità nella vita dà dei benefici) per curare l’interazione sulla tastiera condivisa e definire l’opportuna dimensione del rapporto tra pianoforte e orchestra, in una chiave moderna, secondo l’intento di Dünser. Scroscianti gli applausi, sollecitati dalla trascinante vitalità del conclusivo Rondò alla zingarese e dal piacevole fuori programma sulle note popolarissime di Malagueña di Ernesto Lequona (1895-1963). Un successo condiviso con l’Orchestra da Camera di Mantova, esemplare per valori tecnici e versatilità sia in versione cameristica che in quella sinfonica, sensibile strumento espressivo nelle mani esperte di Nir Kabaretti, direttore israeliano affermato a livelli internazionale. Vibrante e fortemente incisiva nei contrasti timbrici, enfatizzati anche dall’acustica del Bibiena, è risultata l’interpretazione della Sinfonia n. 4 in si bem. magg. op. 60 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), che ha offerto una coinvolgente lettura del gusto sperimentativo della partitura, con nette contrapposizioni fra archi e fiati, giusto rilievo agli aspetti cameristici e chiara propensione a valorizzare i contrasti dinamici e la forza sonora dell’organico. Calorosissima e meritata l’approvazione del pubblico: ottimo viatico per la trasferta austriaca di sabato 23 novembre, alla Konzerthaus di Klagenfurt, dove l’Ocm e il duo Silver-Garburg torneranno ad esibirsi, un paio d’anni dopo il loro precedente, prestigioso successo. (gmp)