Luna park al Boma: negozianti e uffici levano gli scudi

MANTOVA –  I lavori per installare la centralina e gli attacchi delle attrazioni non saranno pronti entro i tempi utili per inaugurare la Sagra di Sant’Anselmo né a fine mese, né forse per il 9 febbraio, come annunciato in precedenza, ma più probabilmente per metà febbraio. Ma poco importa a questo punto se dovesse andare a segno il proposito dell’amministrazione di trasferire in via permanente le attrazioni al Boma, dopo che si è resa indisponibile l’area tradizionale del luna park al Te, fra piazzale Montelungo e viale Te. Il proposito di chi già opera al Boma è di “sfrattare” il luna park anche da lì. Un anno lo si può accettare, in forma di ripiego, ma per sempre assolutamente no, e lo sostengono tutti i negozi e gli uffici che vedono in questa decisione “permanente” un’invasione indebita. Da qui l’azione affidata al legale amministrativista Paolo Gianolio, che peraltro segue il Comune in svariate cause.
«Il Luna Park richiama molta gente e su questo fronte rischia seriamente di creare problemi anche per i parcheggi creati e dimensionati per le attività della zona. È vero che qui vengono organizzate molte manifestazioni ma si tratta o di eventi di breve durata o, se più lunghi, che non richiamano una folla come può farlo un luna park» spiega Gianolio a “MantovaUno”. Un problema che verrebbe ad acuirsi soprattutto nei week end, aggiunge il legale, che per voce dei suoi assistiti non sembra nemmeno recepire la mitigazione offerta dall’assessore alla mobilità Iacopo Rebecchi tramite l’intensificazione della linea Apam 12.
«Al Boma quasi tutti saranno costretti ad arrivare in auto e quindi la situazione si complica ulteriormente, in particolare nei week end» aggiunge Gianolio, che peraltro si appella alla convenzione fra gli operatori del Boma e Comune, che non prevede affatto l’insediamento del luna park. Dunque, carte bollate?