Mantova Non è poi la fine del mondo perdere una partita. In sintesi, è questo il sentimento che aleggia intorno al Mantova dopo l’amaro ko contro il Trento. Il secondo stagionale, il primo al “Martelli”, in 14 partite con 32 punti fatti. Già questo la dice lunga sul percorso virtuoso compiuto fino a questo momento dalla squadra di Possanzini. «Sono orgoglioso di rappresentare questo gruppo e questo staff di lavoro – ha commentato ieri il dt biancorosso Christian Botturi -. Siamo ripartiti alla grande e siamo concentrati sul lavoro che dobbiamo fare». La partita contro il Trento ha però lasciato qualche malumore tra i supporters. «Se si ragiona da tifosi – spiega – è naturale essere arrabbiati per il risultato. Da dirigente-tifoso sono contento perchè abbiamo fatto un’altra grande prova dal punto di vista tecnico. Ci sta anche prendere un gol così. Siamo abituati a fare quel tipo di gioco, che ci ha permessi di arrivare a 32 punti. L’abbiamo sempre detto, questo gruppo ha grossi margini di crescita e sugli errori commessi si lavora». E da dirigente, ormai con un po’ d’esperienza alle spalle, Botturi mette tutti in guardia: «Non dobbiamo guardare la classifica. Il campionato lo giochiamo contro noi stessi. Delle avversarie non interessa nulla. Si vedrà a fine stagione». Applausi dalla Curva Te e mugugni dalla tribuna. «La Curva Te ha lanciato un grande messaggio a tutti applaudendo la squadra alla fine. Non ha mai smesso di incitarci e ci ha dato una grande spinta a ripartire più forte. Una delle mie missioni personali – prosegue Botturi – è quella di trasformare i borbottii e i fischi che si sentono dalla tribuna, in fiaschi di lambrusco mantovano (sorride, ndr). Chi paga il biglietto ha il diritto di criticare, non so come fossero abituati negli anni scorsi».
Non si può negare però che contro il Trento il Mantova ha costruito molto meno. «Se si guarda alla gara di Trieste – commenta il dt – gli episodi non sono girati a nostro favore. In quell’occasione avevamo creato molte più occasioni da gol e, come accaduto contro il Trento, non eravamo stati bravi a capitalizzare il gioco prodotto. E’ qui che dobbiamo migliorare. Tutti devono dare qualcosa in più. Non solo gli attaccanti». Oggi, intanto, Botturi sarà al Gran Galà del calcio – Italian Football Awards, a Salerno, dove riceverà il premio come miglior dirigente del Girone A 2022-2023 dopo la strepitosa stagione con la Pro Sesto. «Avrei preferito tre punti in più e un premio in meno. Un premio che condivido con tutto il mondo Pro Sesto. Spero che possa tornare nelle mie mani anche l’anno prossimo perchè vorrà dire che sarà stato fatto qualcosa d’importante anche con il Mantova».