Anelli (Lega): “Pd, ennesima gaffe: su cassa integrazione Regione Lombardia garantisce 100.000 lavoratori”. Cappellari: “Il Governo si è rifiutato di rimborsare le Regioni durante l’emergenza straordinaria”

MANTOVA «Nella stessa giornata in cui il sindaco di Milano Beppe Sala viene clamorosamente smentito dall’Istituto Sacco sulla realizzazione di fantomatici test, il Partito Democratico continua a collezionare strafalcioni mettendo in discussione l’anticipo della cassa integrazione disposto da Regione Lombardia. Un’altra gaffe del Pd, che ignora che già da ieri più di centomila lavoratori lombardi possono accedere ai fondi contattando la propria banca». Lo afferma Roberto Anelli, capogruppo della Lega in Consiglio regionale. «Una misura, quella promossa da Regione, che interessa 31.322 aziende lombarde, per un totale di 82.162 lavoratori (solo per la cassa integrazione in deroga), a cui si aggiungono almeno altre 50.000 pratiche in lavorazione – spiega – tutti i lavoratori in cassa integrazione ordinaria e in deroga potranno beneficiare dell’anticipo garantito da Regione Lombardia: gli interessati possono già richiederlo alla propria banca presentando la comunicazione ricevuta dal datore di lavoro». Sull’impegno da parte della Regione anche il consigliere mantovano Alessandra Cappellari ha voluto replicare al Pd: «In questi giorni di estrema criticità la Lega al governo di Regione Lombardia ha saputo gestire autonomamente l’emergenza, facendo fronte economicamente alle necessità dei cittadini, a differenza di quanto è accaduto a Roma». Notizia di questi giorni che il Governo si è rifiutato di rimborsare le Regioni per quanto speso per la gestione dell’emergenza straordinaria e anche dimostra quanto ormai il tema dell’autonomia sia fondamentale e non più rimandabile. «Ma nonostante ciò – prosegue la leghista – in Commissione il Pd ha ignorato le nostre motivazioni a sostegno dell’autonomia; poco male. Il testo che andremo a presentare è a difesa dei territori e chiede un sostegno economico ai sindaci e ai Comuni per le spese affrontate e da affrontare per far ripartire l’economia locale, duramente penalizzata dall’emergenza Covid-19. Oltre alle richieste di sostegno economico, alle quali necessariamente dovrà far fronte anche il Governo, vi è la richiesta di una maggiore sburocratizzazione e la prevalenza del principio della massima efficienza sanitaria, pretendendo che anche i vincoli alla privacy cedano il passo all’aspetto sanitario e della sicurezza. Fra gli altri punti presenti, il sostegno alla Polizia locale, attraverso il sostegno al personale e l’implemento dei fondi». (ma.vin)