La sinistra attacca il piano della Regione: la Lega ribatte su ogni punto

MILANO «La Lombardia fa più e meglio di quanto stia facendo il governo nazionale. Non possiamo che ringraziare il presidente Attilio Fontana per lo straordinario piano di investimenti del valore di tre miliardi di euro stanziati per la ripresa. Fondi che andranno innanzitutto ai comuni, alle province, agli operatori sanitari (ben 82 milioni per gli aumenti, come promesso) e alle aziende che ne hanno bisogno. Se il governo abbandona i cittadini, la Regione no». Così Roberto Anelli, capogruppo della Lega in Consiglio Regionale, in una nota condivisa da tutti i consiglieri regionali Lega della Lombardia. I comuni possono usare il contributo regionale per provvedere a investimenti sanitari, alle infrastrutture viabilistiche, e interventi per lo sviluppo della mobilità sostenibile, a interventi sugli edifici pubblici e sul proprio patrimonio culturale ma anche per l’illuminazione pubblica, l’efficientamento energetico e per opere di contrasto del dissesto idrogeologico. Le province possono invece utilizzati per la viabilità e l’edilizia scolastica. «Il governatore Fontana, che è stato sindaco, ha compreso le difficoltà che stanno investendo gli amministratori locali, alle prese con bilanci di previsione completamente da rivedere a causa dei mancati introiti derivanti dalla situazione causata dalla pandemia – osserva il deputato mantovano della Lega Andrea Dara -. Fa male, e lo dico con dispiacere, vedere che anche davanti a uno stanziamento di questo genere, qualche esponente regionale e nazionale del Pd abbia criticato la misura rivoluzionaria varata dalla Regione, addirittura parlando di “briciole” o di “distribuzione poco strategica”. Se a questi signori il denaro stanziato fa così ribrezzo, allora vi rinuncino e lo lascino a chi sicuramente saprà come utilizzarlo per il bene della comunità».
Matteo Vincenzi