“Autunno Sinfonico” al Teatro Comunale di Bologna si chiude con con Dmitry Matvienko

BOLOGNA Si chiude con il debutto di un altro giovane talento l’“Autunno Sinfonico” del Teatro Comunale di Bologna: sabato 4 dicembre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni il direttore d’orchestra trentunenne Dmitry Matvienko sale per la prima volta sul podio dell’Orchestra del teatro felsineo.
Classe 1990, il bielorusso Matvienko è recentemente balzato agli onori delle cronache per aver vinto il Primo Premio e il Premio del pubblico del prestigioso concorso Malko di Copenhagen, nonché il Premio della Critica al Concorso Cantelli, ripartito nel 2020 dopo quarant’anni di pausa e in occasione del centenario della nascita di Guido Cantelli. Ha studiato direzione d’orchestra al Conservatorio di Mosca e si è perfezionato con direttori come Gennadij Roždestvenskij, Vladimir Jurovskij, Teodor Currentzis e Vasilij Petrenko. Per il debutto con l’Orchestra del TCBO Matvienko propone le insolite ma fascinose Galántai táncok (‘Le danze di Galanta’) di Zoltán Kodály. Meno celebre del connazionale e amico Bela Bartók, anche Kodály si dedicò allo studio e alla raccolta, prima con trascrizioni, poi con vere e proprie registrazioni, del ricchissimo e secolare patrimonio folklorico locale. Tra i frutti di questo instancabile lavoro figurano anche le Galántai táncok, in cui le antiche melodie tzigane tipiche di Galanta, città in cui l’autore magiaro trascorse parte della sua infanzia, rivivono nella ricchezza timbrica e nel vitalismo della sintesi che ne fa Kodály. A seguire il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in la maggiore S. 125 di Franz Liszt, interpretato ancora una volta da Giuseppe Albanese, che conclude così il ciclo dei due concerti pianistici lisztiani per la stagione del Comunale. Vincitore del Premio Venezia, del Premio Speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al Busoni di Bolzano e del Primo Premio al Vendome Prize, Albanese ha pubblicato nel 2014 Fantasia, il suo primo album per Deutsche Grammophon, dedicato a musiche di Beethoven, Schubert e Schumann, a cui è seguito nel 2015 Après une lecture de Liszt.
Completa il programma della serata la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43 di Jean Sibelius: eseguita per la prima volta a Helsinki nella primavera del 1902, con lo stesso compositore sul podio, venne da subito accolta con entusiasmo per la mirabile fusione tra una luminosità quasi mediterranea, dovuta probabilmente al recente soggiorno a Rapallo, e la tensione caratteristica dei paesaggi nordici più familiari al compositore finlandese.
Elide Bergamaschi