Baschieri (Fi): la casa è sacra Palazzi contrasti la direttiva Ue

MANTOVA – La casa è sacra ed è per tale motivo che Forza Italia presenterà nei prossimi giorni una mozione da discutere in consiglio comunale e da trasmettere direttamente al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Frattin, oltre che ai sette parlamentari e senatori mantovani, eletti nelle recenti elezioni politiche, per sensibilizzarli sull’ennesima iniziativa lesiva dell’Unione europea a danno del patrimonio immobiliare dei mantovani e degli italiani. L’auspicio del capogruppo in via Roma Pier Luigi Baschieri è che si possa intraprendere ogni iniziativa necessaria nelle opportune sedi politiche. «Credo sia fondamentale che città come Mantova, in cui moltissimi interventi di efficientamento energetico non saranno neppure materialmente realizzabili per via delle particolari caratteristiche degli immobili, debbano farsi sentire nelle istituzioni che contano», auspica il capogruppo azzurro.
Insomma, essere sempre più “green” sarà pur bello e va di moda, ma la transizione ecologica che vuole imporre l’Unione Europea con la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici avrà ricadute disastrose. Scalare due classi energetiche entro il 2030 imporrebbe ai proprietari degli immobili investimenti che, allo stato dell’arte, non tutti sono in grado di fronteggiare, dal momento che oltretutto parrebbe venuta meno l’opportunità del “bonus 110%”, comunque non sempre finanziato dagli istituti di credito.
«A pagarne le conseguenze – prosegue Baschieri – saranno le città storiche come Mantova che hanno alle spalle una lunga storia edilizia e un patrimonio immobiliare per l’80% antecedente agli anni ’70, quando cioè il diritto ambientale nemmeno esisteva».
Le ristrutturazione coercitiva degli immobili che l’Ue esige per ridurre le emissioni di CO2, portando le classi energetiche delle abitazioni nella classe E entro il 2030, nella classe D entro il 2033 e ad emissione zero tra il 2040 e il 2050, per il capogruppo di Forza Italia «è la solita sparata che non tiene conto dei contesti differenti tra i vari paesi». Basta pensare, precisa, «solo al centro storico di Mantova, città che rientra nel circuito Unesco e dove non è possibile, visti i divieti della Sovrintendenza, e fatte salve rare eccezioni, installare nemmeno un pannello fotovoltaico per risparmiare sui costi della energetici».
Stessa sorte vale per i quartieri nati dopo il 1946, come Valletta Paiolo o Valletta Valsecchi, che si troverebbero ad essere rimodernati completamente a spese dei proprietari. Il tutto senza mettere in conto che «ci sono i tempi ridottissimi per adeguarsi alla normativa che creerebbero una tensione senza precedenti sul mercato con un aumento spropositato dei prezzi, l’impossibilità a trovare materie prime, ponteggi, manodopera qualificata, ditte specializzate, professionisti, e altro. Di contro, il valore degli immobili crollerebbe», conclude Baschieri.