Scovati 25 evasori totali. E c’è una Mantova off-shore

Un momento delle operazioni della Guardia di Finanza di Rimini che ha scoperto gli affari del clan Abate di San Giorgio a Cremano in diverse attività ricettive riminesi. I finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Rimini e i poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine-Ufficio Criminalità della Questura di Rimini, attraverso una congiunta attività di intelligence, hanno individuato una serie di soggetti a rischio di infiltrazione criminale nel tessuto economico riminese, ottenendo il sequestro d'urgenza di un hotel e della sua dipendenza, di un immobile a Monte Colombo (Rimini), di un'azienda che opera nel settore alimentare a Riccione e di cinque aziende del settore turistico alberghiero, costituite per gestire altrettanti hotel tra Rimini e Riccione. Il tutto per un valore che supera i due milioni e mezzo di euro, Roma, 8 maggio 2014. ANSA/UFFICIO STAMPA GUARDIA DI FINANZA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

MANTOVA  C’è anche una Mantova off-shore nel bilancio dell’attività della Guardia di Finanza di Mantova che ha celebrato ieri nella caserma Luigi Boccaletti, sede del Comando provinciale, il 248° anniversario della fondazione del Corpo. Tra il primo gennaio 2021 e lo scorso 31 maggio stati scoperti 199 reati fiscali (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) e sono stati denunciati 93 soggetti, individuati 25 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 21 milioni di euro di Iva e non hanno dichiarato una base imponibile netta di oltre 19 milioni di euro. Sono due tra le principali voci del bilancio dell’attività dei finanzieri mantovani. La lotta all’evasione fiscale non è la sola attività delle Fiamme Gialle ma è di fatto quella che maggiormente contraddistingue il corpo. E tra gli interventi finalizzati al contrasto delle frodi in materia di Iva (sono stati 29 con la denuncia di 40 persone) spicca in particolare l’individuazione di ben 23 soggetti, non residenti in Italia ma domiciliati fiscalmente in provincia di Mantova, operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico, ai quali è stata accertata la presentazione, in Italia, di dichiarazioni Iva con importi inferiori a quelli ricostruiti o, in qualche caso, con importi dichiarati pari a zero, consentendo così di recuperare oltre 2 milioni di euro di Iva. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva è pari a 7,1 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro ammontano a circa 20,4 milioni di euro. Sono stati inoltre svolti 30 gli interventi nel settore delle accise, in relazione ai quali sono stati accertati più di 20mila euro di tributi evasi e sequestrati oltre 30 mila chilogrammi di prodotti energetici. Inoltre, nell’ambito della lotta al cosiddetto “lavoro sommerso”, sono stati individuati 308 lavoratori in nero o irregolari, con conseguente verbalizzazione di 20 datori di lavoro. Nel 2021 e nei primi cinque mesi dell’anno in corso, i Reparti della Guardia di Finanza di Mantova hanno eseguito oltre 2800 interventi operativi e 189 indagini delegate dalle Autorità giudiziarie per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno a tutto campo a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).