Doppio patteggiamento: atti persecutori e lesioni al connazionale per fargli ritirare la denuncia

Mantova Uno era accusato di lesioni aggravate, minacce, violenza privata e danneggiamento, mentre all’altro era contestata pure la fattispecie di stalking. A finire a processo due 24enni cittadini albanesi residenti ad Asola (entrambi difesi dall’avvocato Luigi Medola) e sottoposti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Vittima designata della coppia un loro connazionale nonché coetaneo “reo” di aver danneggiato l’auto di uno dei due. Il fatto a loro ascritto prendeva infatti avvio da tale presunto episodio, vendicato dagli imputati a suon di pugni – comportanti una prognosi di trenta giorni per la persona offesa – e relativa denuncia da parte dell’aggredito. Proprio per far ritirare la querela i due avevano preso a molestare e vessare a vario titolo il “rivale”. Seguendolo nei luoghi da lui frequentati, minacciandolo anche di morte nonché pestandolo una seconda volta per una prognosi di sette giorni. Un incubo durato oltre due anni per il malcapitato e conclusasi ieri a livello giudiziario con un doppio patteggiamento innanzi al giudice per l’udienza preliminare Chiara Comunale. In un caso la pena applicata su accordo delle parti è stata di otto mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale subordinata però al buon esito di un percorso riabilitativo contro la violenza; per il compare invece il verdetto è stato più lieve, e pari a quattro mesi, sempre con pena sospesa.