Droga e movida mantovana: tra cocaina e hashish il rapporto è di sei a uno

MANTOVA  È più facile trovare della cocaina anziché dell’hashish. Nell’ambito dei controlli dei carabinieri, che nel corso dell’ultimo week-end, tra il 17 e il 20 maggio, hanno eseguito un servizio coordinato a largo raggio, sono stati infatti sequestrati più grammi di cocaina che di comunissimo “fumo”. È questo il dato che emerge dal bilancio di questo servizio finalizzato alla prevenzione del fenomeno della cosiddetta “movida selvaggia” e del consumo di sostanze stupefacenti e alcoliche, con particolare riguardo ai locali ed ai parchi pubblici frequentati da giovani ed adolescenti. Ad operare in quest’ultimo servizio sono stati i militari del comando della Compagnia di Mantova unitamente ai loro colleghi della Compagnia di Gonzaga. Nel bilancio del servizio si parla di quantità minime sequestrate: 6,70 grammi di cocaina, un grammo di hashish ed uno spinello, ma del resto non si trattava di un’operazione anti-droga. Di fatto si tratta di una proporzione di 1 a 6; questo con il senno del dopo-sequestro di alcuni giorni fa di due chili di cocaina trovati sotto una siepe di un giardino condominiale in periferia. Sequestro che ha portato in carcere un giovane comunque estraneo ai grandi traffici di droga. Oltre alle tre persone trovate con questi esigui quantitativi di stupefacenti che sono valsi loro la segnalazione alla prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti, i carabinieri hanno denunciato anche sei persone per guida in stato d’ebbrezza alcolica. Oltre a questi sono stati denunciati anche un nordafricano ed un italiano per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere, e un magrebino clandestino e senza fissa dimora al quale è stato contestato il soggiorno illegale all’interno del territorio della Stato e nei cui confronti sono state avviate le procedure per l’espulsione dall’Italia. Sono stati controllati anche numerosi esercizi pubblici senza accertare violazioni, al fine di far rispettare le previste normative riguardanti la somministrazione delle bevande alcoliche, soprattutto ai minori degli anni 18, e di identificarne gli avventori.