Il liceo Virgilio allarga gli orizzonti con corsi di conservazione beni culturali e bio-medicale

MANTOVA –  Il liceo Virgilio, a partire da quest’anno – anno molto impegnativo per tutta la scuola da ogni punto di vista – accetta la sfida di aprirsi al nuovo grazie al progetto “AUreus” e “Biologia con curvatura biomedica”. Di cosa si tratta, ce lo spiega la stessa dirigente scolastica del Virgilio, prof.ssa Carmen Giovanna Barbieri. «Per curvature Aureus e Biologia Biomedica si vogliono intendere due indirizzi specifici, l’uno in conservazione dei beni culturali e restauro, l’altro in ambito bio-medicale, rispettivamente. Il nostro liceo – continua la dirigente – è stato individuato tra 160 licei, tra classici e scientifici, per portare avanti questo progetto promosso dal Miur». «Aureus è un acronimo che compendia in sé gli elementi fondanti di tale ideazione – spiega il prof. Paolo Ceriani, referente del progetto, – Arte, tUtela, Restauo, e infine, Educazione all’Uso del Patrimonio culturale. Questi due nuovi indirizzi hanno indubbiamente anche l’intento di voler sanare il vulnus insito nei piani didattici del liceo classico tradizionale. Quindi, si può parlare senz’altro di ampliamento dell’offerta didattica, volta a garantire sì un maggior numero di mezzi per l’educazione scolastica dei ragazzi, ma anche di una formazione attenta e responsabile di cittadini pienamente consapevoli in tema di salvaguardia del patrimonio culturale.» Per quanto riguarda l’indirizzo di biologia con curvatura biomedica è intervenuta la prof.ssa Daniela Bicari a chiarire che «l’obiettivo è di fornire il più possibile risposte alle esigenze di orientamento post-diploma per facilitare le scelte dello studente, siano esse in ambito universitario o lavorativo.» «Le ore di lezioni specifiche per questo indirizzo sono 150 nel trimestre, – spiega la prof.ssa Angela Capobianco, docente di Scienze Equipe Biomedica – a partire dalla terza liceo, suddivise in 50 ore annue: 20 ore di attività sono condotte da personale docente interno, altre 20 da personale docente esterno (medici, per esempio), e le rimanenti 10 sono dedicate ad attività laboratoriali». Entrambe i percorsi prevedono altresì collaborazioni con enti pubblici e associazioni privatistiche alfine di creare una pluralità di soggetti che intervengano parimenti nella formazione pratica e teorica degli studenti che decidano di scegliere una delle due curvature. Il plauso sentito, infine, è stato manifestato a chiare lettere da parte del Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova, dott. Daniele Zani, il quale si è espresso in termini di «profondo orgoglio per quanto attivato in un anno scolastico così duro, e un sincero ringraziamento a tutto il corpo docente e ai dirigenti scolastici per quanto sono riusciti ad ottenere, grazie a un supporto reciproco fruttuoso.».