La figura femminile celebrata nel rinascimento rotaryano

MANTOVA Una missione lunga un secolo. È stata una giornata di celebrazione e riflessione quella avvenuta durante il trentottesimo congresso del Distretto 2050, l’evento rotariano più importante dell’anno, sintesi e celebrazione al tempo stesso di tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti. Il momento di confronto e riflessione, organizzato nella cornice del teatro Sociale sotto il titolo Dire Donna (in onore del presidente internazionale, Jennifer Jones, prima donna nella storia del Rotary a ricoprire questo ruolo) ha dato la possibilità ad un pubblico di oltre duecento soci e ospiti di ascoltare gli interventi che hanno ripercorso il ruolo ricoperto dalla figura femminile nella quotidianità, viaggiando in un excursus artistico e temporale dal Rinascimento a i giorni nostri, che vede molte donne purtroppo vittime di abusi. “Servire al di sopra di ogni interesse personale” è la filosofia del Rotary, nato nel 1905 con il compito di umanizzare il ruolo dei professionisti nel mondo di capitalismo estremo presente già ai primi del novecento. «Visionari in un epoca in cui la corruzione era all’ordine del giorno- spiega Andrea Pernice, rappresentante del presidente internazionale – oggi, a Mantova, una terra rinascimentale, voglio ribadire il concetto di essere rotariani in una società che ci fa concentrare nella concezione individuale, invece che nella propria unicità: qui, insieme, siamo la potenza dell’organizzazione e in ognuno di noi c’è la rappresentanza del nostro club che deve essere motore di un nuovo rinascimento. Un ruolo di fondamentale importanza, dove il singolo rotariano può fare la differenza per andare avanti nel segno unico della rotarianità». Dopo gli interventi artistici, il pomeriggio è stato dedicato ad atti congressuali, introdotti dall’intervento del governatore del distretto 2050, Carlo Conte. (Abb)