Ciclismo – Roverselli, Lodi e Allegretti in coro: “Il 2024 è già nella storia: Mantova diventa capitale delle due ruote”

Giro

Mantova Il ciclismo mantovano si prepara a vivere questa porzione della stagione caratterizzata dall’arrivo del Giro d’Italia professionisti con una forte dose di entusiasmo e orgoglio. Il paziente lavoro compiuto in questi anni, tanto dagli addetti ai lavori quanto dagli esponenti delle istituzioni locali, hanno creato le condizioni e le sinergie giuste per mettere a segno un vero e proprio triplete. Sabato a Castiglione delle Stiviere si vivrà una giornata storica per il mondo delle due ruote virgiliano. La partenza di tappa, un’interessante crono con arrivo a Desenzano, è un meritato riconoscimento al ciclismo mantovano che di stagione in stagione ha sempre saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista a livello anche nazionale. A tal proposito va ricordato che sono tre i dirigenti virgiliani che ricoprono ruoli di prestigio all’interno dei vari organismi dell’Fci.
«Ritengo che il 2024 – afferma con un pizzico d’orgoglio e tanto entusiasmo Adriano Roverselli, già vice presidente regionale e ora componente la commissione nazionale Fci Benemerenze – per quanto sta avvenendo in provincia di Mantova resterà ben impresso nella storia del nostro sport. Non capita certo tutti i giorni che nell’arco di una stagione si possa assistere ad eventi come quelli già programmati, ovvero una tappa del Giro d’Italia professionisti, due del Giro donne e una del Giro Next Gen per gli under 23. Questo credo sia il frutto di un paziente lavoro che dal Comitato provinciale alle nostre società si è fatto con il supporto delle istituzioni per far crescere l’interesse degli sportivi nei riguardi del ciclismo. Inoltre, tutto ciò si è tradotto in un forte stimolo nei riguardi di chi ha deciso che era giunto il momento di premiare il nostro movimento».
«Questi grandi eventi – aggiunge Corrado Lodi, già presidente provinciale, consigliere nazionale per due mandati ed ora componente l’organismo di vigilanza amministrativa della Federazione – ci danno lo spunto, come dirigenti della federazione, per continuare l’impegno nel perseguire l’obiettivo di portare i giovani ai massimi livelli. Per le categorie giovanili, ad esempio, dobbiamo studiare un percorso che consenta di raggiungere il professionismo e partecipare a competizione come appunto il Giro d’Italia. Altro elemento che valuto di fondamentale importanza, parlando di questa importante manifestazione, è quello relativo alla grande promozione turistica del territorio che deriva dal passaggio del Giro d’Italia. A livello personale, non nascondo la grande soddisfazione per vedere alla corsa rosa due atleti che in ambito giovanile gareggiavano nelle squadre mantovane. Quando ero presidente provinciale ricordo Mirco Maestri da dilettante ai tempi della Bottoli General Store, mentre Edoardo Affini tra i giovanissimi ha vestito la maglia del Sampellegrino e del Mincio Chiese».
«Il ciclismo d’elite ha trovato finalmente casa in terra mantovana – ribadisce Gianfranco Allegretti, già presidente provinciale ed oggi componente la commissione nazionale Fci Covisp di vigilanza per le formazioni professionistiche italiane -. Lo sport del ciclismo ha una popolarità nella nostra provincia e su tutto il territorio nazionale incredibile; è nel cuore dei mantovani. Manifestazioni come il Giro danno la possibilità di far conoscere i territori come poche altre vetrine riescono a fare. E’ certamente un’opportunità per far apprezzare molti degli aspetti caratteristici del nostro territorio. Basti pensare a Borgo Virgilio, dove sono nati il sommo poeta e il campione delle due ruote Fabio Battesini; e poco distante, San Nicolò Po ha dato i natali al mitico Learco Guerra».