Obbligo Pos, Confcommercio non ci sta

Foto Cecilia Fabiano - LaPresse 25-09-2019 Roma ( Italia ) CronacaFisco, detrazioni fiscali per chi usa il bancomat Nella foto: un pos Photo Cecilia Fabiano - LaPresse September 25, 2019 Rome ( Italy ) NewsTax deductions for bancomat use

MANTOVA Da oggi negozianti, artigiani e studi professionali che non permetteranno ai clienti i pagamenti tramite Pos potranno essere multati: scattano infatti le regole previste dall’ultimo decreto Pnrr che stabiliscono, per chi rifiuta il pagamento elettronico, una sanzione di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione. Ma Confcommercio Mantova non ci sta: “Quello delle sanzioni non è il modo migliore per incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, il cui impiego negli ultimi anni si è peraltro sviluppato in modo notevole”, fa presente il direttore Nicola Dal Dosso. “Occorre intervenire invece sulla riduzione dei costi a carico di consumatori ed imprese, stimolando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e introducendo una zona franca per i cosiddetti micro pagamenti”. Il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate in Italia è elevato, con una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120%; sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi. Ora, per Confcommercio, va fatto di più per modernizzare ulteriormente il processo rendendolo più efficiente e meno oneroso. Anche il Sinagi (Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia), nel prendere atto che il Governo ha accolto come raccomandazione l’ordine del giorno presentato dall’on. Mauro Rotelli nella seduta della Camera di martedì scorso, che impegna il Governo stesso a «disporre i necessari interventi normativi volti ad esonerare chi esercita attività di commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici dall’applicazione della normativa in materia di sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici », auspica che questa assunzione di impegno non cada nel vuoto e che al più presto si possano trovare gli strumenti più adeguati per liberare gli edicolanti dagli oneri derivanti dall’utilizzo del Pos (commissioni sulle transazioni, acquisto o noleggio) che sono sproporzionati rispetto agli aggi fissi e troppo bassi percepiti per la vendita di giornali quotidiani e periodici e per l’erogazione di alcuni servizi quali, ad esempio, i biglietti del trasporto urbano e le ricariche telefoniche. Analoghe iniziative, anche con la presentazione di emendamenti, erano già state prese da altri parlamentari. «Il Sinagi – si legge nel comunicato diffuso nella giornata di ieri – attuerà tutte le forme di pressione possibili affinché il Governo, dando seguito al riconoscimento di “categoria essenziale” espres – so durante la fase della pandemia, ascolti e recepisca le necessità degli edicolanti, che non si limitano alla sola questione dei pagamenti elettronici ma che incidono profondamente sulla futura esistenza delle edicole quali fondamentali presidi di democrazia e socialità nel nostro Paese».