MANTOVA Servizi di controllo del territorio intensificati durante la settimana di Ferragosto. L’attività, disposta dal questore Paolo Sartori, ha avuto come obiettivo principale quello di contrastare i fenomeni predatori, in particolare i furti in abitazione, che soprattutto nella stagione estiva subiscono un sensibile incremento. Gli interventi, con l’impiego di pattuglie “rinforzate” di Squadra Volante, Squadra Mobile, Digos, Polizia Ferroviaria, Polizia Stradale, Polizia Locale e Guardia di Finanza, si sono concentrati prettamente nelle aree più a rischio del capoluogo, quali piazza Cavallotti, piazzale Don Leoni e stazione ferroviaria, piazza Martiri, oltre che nei quartieri Angeli, Ponte Rosso e Colle Aperto. Non sono mancati controlli nei giardini pubblici, primi fra tutti i giardini Nuvolari e il chiosco Viola e nelle zone residenziali di Porto Mantovano, Curtatone, Borgo Virgilio e San Giorgio, oltre che nelle aree extraurbane ove solitamente si registra la presenza di soggetti dediti alla prostituzione. Attenzionati anche gli scali ferroviari, gli esercizi pubblici che svolgono attività di money transfer e videolottery, con identificazione dei presenti e verifiche delle autorizzazioni amministrative, nonché i centri di aggregazione di soggetti potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica. A seguito delle ispezioni sono stati disposti 4 decreti di espulsione nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari che non hanno titolo per soggiornare legittimamente nel nostro Paese. Per 3 di loro (un ghanese, un georgiano e un marocchino) è scattato l’ordine di espulsione dal territorio nazionale, mentre il quarto, un 51enne cinese, è stato accompagnato da personale dell’Ufficio Immigrazione al Centro per i Rimpatri di Torino, in attesa del definitivo allontanamento dall’Italia. Nella sola giornata di mercoledì sono stati emessi cinque divieti di ritorno nel Comune nei confronti di altrettanti cittadini italiani, tutti residenti in altri capoluoghi del Centro-Sud Italia, dopo che i medesimi, in diverse località dell’Alto Mantovano, si erano presentati (per lo più a persone anziane) come venditori “porta a porta” di oggetti per la casa, tentando, in alcuni casi, di entrare nelle abitazioni. Spaventati, i cittadini avevano allertato i carabinieri, che procedevano alla identificazione dei sedicenti venditori e alla loro segnalazione in questura. Tenuto conto dei precedenti penali gravanti in capo a questi soggetti per svariati reati, tra cui furto, truffa e ricettazione, il questore ha emesso per l’appunto il provvedimento del divieto a fare ritorno in quei Comuni, per periodi che vanno da uno a tre anni.