Pescherie vandalizzate, De Marchi (FdI) incalza la giunta

MANTOVA  Pressoché unanime era stata la condanna della politica sul raid notturno operato da un gruppetto di vandali contro il portico appena restaurato delle Pescherie, insozzato e deturpato con bombolette spray. Sulla vicenda è nuovamente intervenuto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca De Marchi, il quale nel definire quanto accaduto «la punta dell’iceberg di una situazione ormai inaccettabile e fuori controllo» ha mosso robuste critiche verso il «lassismo» dell’amministrazione cittadina, rea di non aver mai attivato un vero piano per la sicurezza pubblica della città. «Com’è possibile che possano capitare ancora certi atti vandalici contro la storia di Mantova?», si chiede l’esponente della destra. «Come il sottoscritto se lo domandano anche i cittadini, ma forse la cosa non tocca particolarmente il sindaco Palazzi, impegnato ad occuparsi, come abbiamo appreso dalla stampa non senza perplessità, di questioni extramuros…». De Marchi ne fa una questione politica, spiegando come anche nel recente passato la sinistra abbia mostrato una certa tolleranza nei confronti degli imbrattatori seriali. «Ricordo bene quando il Pd definiva questi soggetti “armati” di bombolette spray “writer”, ma per la gente comune restano dei malfattori irrispettosi del nostro patrimonio storico-architettonico». Adesso che le scritte sono state cancellate, il capogruppo di FdI s’aspetta che l’amministrazione si attivi per avere più uomini in divisa sul territorio e ad utilizzare «il pugno duro per contrastare i responsabili che, ricordiamolo, oltre ai muri e alle colonne delle Pescherie giuliesche si erano accaniti anche su altri edifici pubblici e privati del centro». «Non possiamo consentire che venga data un’immagine distorta della nostra città davanti al mondo, come già sta avvenendo sui social. Aver letto di turisti che adorano Mantova ma al tempo stesso descriverla come “insicura” e in mano ai vandali e alle baby gang fa male. Se la giunta vuole veramente bloccare questa deriva convochi subito un tavolo con tutte le forze politiche per trovare una soluzione, viceversa si renderà “complice” del declino del capoluogo».

Matteo Vincenzi