Smantellata rete di spacciatori, tra i clienti genitori, studenti e minorenni

MANTOVA – I clienti andavano dal barista all’impiegato, dal ristoratore al dipendente di un’associazione di categoria. Ma anche insospettabili genitori che si davano appuntamento col pusher di fiducia al polo scolastico di via Peruzzi, oltre a studenti e minorenni. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Carpi hanno smantellato una fitta rete di spacciatori di cocaina e hashish attiva tra Carpi, Modena, Mirandola e Concordia. L’operazione “Attila” è stata il culmine di un’indagine iniziata nel giugno 2019. I militari hanno così dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Amara, dopo le indagini condotte dall’Arma. Cinque le persone finite in carcere: Vincenzo Turco, Moulay Said Talbi, Abdeljalil El Ounki, Giuseppe Flagiello, tutti residenti fra Carpi, Poggio Rusco e Concordia. Per Benaida Aouatif, residente a Modena, sono scattati i domiciliari, mentre per Outmane Ammar di Sermide, è stato disposto l’obbligo di dimora. In particolare, Flagiello risultava attivo nella zona di Carpi, Turco nell’area di Mirandola, Concordia, Poggio Rusco, Talbi fra le province di Modena e quella del Basso Mantovano e Ferrarese. Altre due persone sono state arrestate in flagranza e 9 denunciate. In tutto, sono stati sequestrati 1,6 chili di cocaina e 1,3 chili di hashish. In un’occasione, l’indagine ha consentito di scoprire che un papà lasciava il figlio in auto per ritirare la droga, per poi portarlo a scuola. Le dosi venivano avvolte in più strati di cellophane, inseriti in palloncini di gomma o profilattici.