Record di studenti stranieri nelle nostre scuole

Mantova la percentuale più alta della Lombardia.

STRANIERI

MANTOVA Gli ultimi dati dell’Ismu, il più autorevole strumento informativo sui fenomeni migratori, ha compilato una tabella comparativa che non lascia dubbi: è Mantova ad avere il primato lombardo di studenti stranieri sui banchi scolastici. Secondo questa fonte, praticamente uno studente su 5 è di origini straniere.  La percentuale esatta parla del 18,4%, senza distinguere invero fra stranieri di prima o seconda generazione, né riservando attenzione all’ordine e grado delle scuole. Ma il numero è comunque rilevante, se rapportato a quelli di altre province. In regione, solo Brescia segue a ruota la nostra provincia, con un 17,7 percentuale di presenze straniere che si sono distribuite complessivamente, a livello lombardo, i 208mila studenti non italiani, secondo il censimento appena divulgato e aggiornato al 2017.  Il dato si fa ancora più interessante ora che conosciamo anche l’incidenza della popolazione straniera nel piano di zona di cui Mantova (intesa come capoluogo) è capofila.  In base al censimento compiuto dal Consorzio “Progetto Solidarietà”, alla data dal 1° gennaio 2017 gli stranieri sul suolo virgiliano assommano complessivamente a 51.535 (25.371 maschi e 26.164 femmine), dei quali 6.846 nel solo capoluogo. E, come noto, a loro tocca anche il primato delle nascite nella nostra provincia. Dunque, nessuna meraviglia che quasi uno studente su 5 sia straniero, quantomeno di origine. Integrazione? Questo è il postulato su cui lavorano in più direzioni le istituzioni scolastiche, facendo leva su azioni di alfabetizzazione e di sistema, con attivazione di un servizio di mediazione culturale (grazie anche a fondi europei) nell’ambito di colloqui con le famiglie e per la definizione di progetti volti all’emancipazione e all’integrazione. Via libera dunque a corsi già attivi in 8 Comuni, realizzati in collaborazione con associazioni quali Scuole senza Frontiere, Caritas, Age, Associazione Jappo, e associazioni di quartiere. Il tutto secondo modelli collaudati di inclusione.