Stupro di gruppo dopo la disco, branco stangato

MANTOVA Tre aumenti e una diminuzione di pena rispetto a quanto chiesto dal pubblico ministero per poco più di ventitre anni complessivi di reclusione. È quanto disposto ieri pomeriggio dal giudice per l’udienza preliminare Beatrice Bergamasco nei confronti dei quattro giovani accusati in concorso dello stupro perpetrato ai danni di una 22enne veronese il 23 giugno 2019 all’esterno della discoteca Mascara. Condannati dunque a sei anni e quattro mesi Nicola Benigno, 22 anni, Alex Benigno, 20 anni e Salvatore Gaetano 21 anni tutti originari di Cutro ma domiciliati in provincia di Reggio Emilia; quattro anni, due mesi e venti giorni invece per Raffaele Iembo, 24 anni residente a Gussola nel Cremonese, quella notte alla guida dell’auto. Per il quinto componente del gruppo, all’epoca dei fatti minorenne, il processo si aprirà invece il prossimo 3 marzo davanti al tribunale dei minori di Brescia. Accolta altresì la richiesta risarcitoria avanzata dalle due parte civili costituite a giudizio, vale a dire la vittima e suo padre, da quantificarsi in separata sede, oltre al riconoscimento di una provvisionale immediatamente esecutiva da 40mila euro a favore della ragazza. All’incirca un mese fa, in requisitoria, il pm Lucia Lombardo aveva invece proposto pene lievemente inferiori per i primi tre imputati mentre per Iembo, l’unico in tale circostanza a rendere dichiarazioni spontanee, la richiesta di condanna era stata pari a 5 anni e 2 mesi. Stando alle ricostruzioni investigative quella notte la vittima sarebbe stata costretta da uno del branco a subire un rapporto completo. Terminata la violenza sarebbe stata quindi caricata in auto e abusata di nuovo durante il tragitto prima di venire abbandonata nei pressi di Bonferraro