Virus souvenir della Grecia: un contagio

MANTOVA – Crescono i casi di contagi di ritorno in Italia. Sono quelli dei numerosi cittadini italiani che tornano da mete turistiche straniere, e che come souvenir delle vacanze si portano a casa il contagio da coronavirus. Nel nostro paese sembrano soprattutto i più giovani ad essere coinvolti in questo fenomeno. Si tratta di casi accertati e isolati, ma il rischio è che la situazione possa sfuggire di mano, motivo per cui resta alta l’allerta sul fronte post-vacanze. E tra i casi di Covid-19 d’importazione c’è anche quello di un giovane mantovano rientrato dalla Grecia e risultato positivo al coronavirus, e con lui altre tre persone che avrebbe contagiato. La Grecia e la Croazia sembrano essere per il momento le mete più a rischio a livello di importazione del virus. Per quel che riguarda la Croazia c’è il caso ormai noto della 18enne di Padova che dopo il rientro da una settimana di vacanza ha contagiato tutta la sua famiglia. Lo stesso è capitato anche a un gruppo di ragazzi e ragazze di Fano, pure loro rientrati dalla Croazia. Quanto alla Grecia oltre al caso del giovane mantovano è stato reso noto anche il contagio di quattro giovani aretini reduci da un recente viaggio a Corfù. La maggior parte dei ragazzi tornati dalle vacanze estive con il Covid, comunque, è in buone condizioni, in isolamento a casa e per lo più con blandi sintomi, ma resta una situazione di emergenza e da non sottovalutare. Come non è da sottovalutare l’effetto movida che sta facendo pericolosamente abbassare l’età media dei contagiati. Gli assembramenti tipici della stagione estiva riducono al minimo il distanziamento sociale quando non lo azzerano del tutto. Anche l’uso della mascherina, ritenuto fondamentale per evitare il diffondersi del virus, in questo periodo si è molto diradato, complice il periodo vacanziero e anche il caldo che rende l’uso delle mascherine decisamente fastidioso. Questo al netto dell’ondata del cosiddetto “negazionismo” del coronavirus che in questi ultimi tempi ha guadagnato molte posizioni in seno all’opinione pubblica, presso la quale ha già fatto breccia anche la corrente complottista secondo la quale dietro al virus ci sarebbe una cospirazione a livello mondiale. Eventuali verifiche sono attese per il prossimo autunno.