Calcio serie C – Mantova, ecco le tappe che portano allo start

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MANTOVA In attesa dei primi colpi di mercato, il Mantova segue con attenzione le vicende legate al fronte iscrizioni.
La scorsa settimana sono già arrivati dei verdetti. Sicula Leonzio e Siena hanno dovuto rinunciare all’iscrizione. Il Campodarsego aveva alzato bandiera bianca ancora prima, dopo aver vinto la Serie D. E ora le 52 società che hanno presentato regolare domanda, dovranno attendere il parere della Co.vi.So.C, che entro mercoledì 13 agosto darà parere negativo o positivo. Il 20 agosto arriverà la ratifica del Consiglio Federale che procederà anche ad integrare gli organici. Al posto del Campodarsego, come ha annunciato il presidente Ghirelli, salirà il Legnago, mentre gli altri due posti dovrebbero essere assegnati a Gian Erminio e Ravenna che hanno già iniziato l’iter per chiedere la riammissione in C. Entro il 24 agosto, invece dovranno arrivare le iscrizioni dei club retrocessi dalla B. Solo dopo si potrà avere un quadro preciso sulla terza serie. E in seguito quindi saranno stilati i calendari. Praticamente a un mese dall’inizio del campionato. Difficile fare ipotesi sui gironi. Sicuramente il Mantova andrà nel girone A o nel girone B. Ad oggi il girone C si presenta come un campionato di Serie B: Avellino, Bari, Palermo, Foggia, Ternana, Catanzaro, Cavese, Casertana, Juve Stabia, Trapani (il cui ricorso è stato respinto) e Catania sono grandi piazze. Ma grandi sfide sono assicurate anche nei gironi del Nord e del Centro. Il Mantova può incontrare squadre come Modena, Padova, Carpi. Oppure potrebbe esserci un’affascinante Mantova-Juve U23. Diversamente da quanto scritto ieri, per le competizioni di carattere nazionale, non c’è ancora il via libera per gli stadi. L’apertura degli impianti per i campionati dilettantistici, lascia pensare che comunque si vada verso la riapertura anche per i campionati professionistici. Questo è l’auspicio di tutti, In primis del presidente della Lega Pro  Francesco Ghirelli «E’ un aspetto fondamentale. Il calcio, senza pubblico, è un’altra cosa. In più una grossa fetta dei bilanci dei club di Serie C è rappresentata dagli incassi al botteghino. E se il presidente di una regione come l’Emilia-Romagna, che è stata duramente colpita dal virus nei mesi scorsi, ha deciso di riaprire gli stadi con un numero limitato di spettatori, non vedo perché anche gli altri presidenti non debbano attivarsi in tal senso. Il tutto, ovviamente, se la curva epidemiologica non salirà e se la situazione un po’ preoccupante di questi ultimi giorni diverrà più tranquilla. La salute viene prima di tutto, l’abbiamo sempre detto e siamo stati i primi a chiudere quando ancora l’emergenza Covid non era esplosa. Però, con cautela e con il dovuto distanziamento, bisogna riportare la gente sugli spalti. Anche il DPCM in corso di presentazione va in tale direzione».