Esanime e col collare elettrico: cane salvato dai volontari a Quistello

QUISTELLO – Indifeso, sofferente e privo di forze, è stato ritrovato sabato sul ciglio di via Zottole a Quistello da una volontaria dell’associazione 4Zampe nel cuore Italia con sede a San Benedetto, la quale pensando inizialmente si trattasse di uno sfortunato investimento, ha poi notato al collo del povero cane un collare elettrico, il cui utilizzo risulta oggi illegale in Italia. La volontaria, viste le gravi condizioni del cane riverso sull’asfalto, ha immediatamente contattato Ats, come da procedura, richiedendo un’ambulanza veterinaria per soccorrerlo al più presto. Da maggiori controlli i veterinari hanno poi notato il microchip e hanno provveduto a contattare il proprietario, un cacciatore della zona che a dire dell’associazione sarebbe uscito con i propri cani, tra cui anche quello ritrovato vicino ai campi, probabilmente per andare a caccia. L’animale è stato poi riconsegnato al padrone, non senza il disappunto e il dispiacere dell’associazione che per prima ha soccorso il cane da caccia. «Noi non eravamo assolutamente concordi a riconsegnare il cane al proprietario – ha affermato il presidente dell’associazione 4Zampe nel cuore Italia di San Benedetto che lo ha soccorso, Daniela Doffini – Più persone e volontari lì presenti hanno visto il collare emettere diverse scosse, pratica illegale in Italia. La nostra volontaria ha notato il cane riverso sulla strada e si è subito fermata credendo si trattasse di un investimento, invece il povero animale stremato dalla fatica e disorientato, non aveva più le forze per reggersi in piedi. Si è proceduto quindi ad allertare Ats e il soccorso veterinario che ha ispezionato e prestato cura al cane. L’animale come detto è stato restituito – continua il presidente Daniela Doffini – anche se, come già detto, noi ci troviamo in disaccordo con questa decisione. In queste ore incontreremo comunque Ats per cercare di fare luce sulla questione, al momento infatti sono in corso alcuni accertamenti sul fatto».
A dire sempre del presidente dell’associazione che da anni accoglie, tutela e presta cura a questi animali, il caso di sabato, parrebbe non essere un caso isolato, ma al contrario pressoché diffuso, l’utilizzo del collare elettrico sui cani da caccia sembrerebbe non essere infatti un eccezione, anche se illegale, poiché infligge sofferenza all’animale.