I baby vandali di Poggio al lavoro per risistemare la Casa delle Farfalle

POGGIO – Per i baby vandali di Poggio Rusco si prospetta un’esperienza di lavori socialmente utili alla sede dell’associazione Casa delle Farfalle: questo il progetto messo in piedi dal Comune e che ha trovato anche l’accordo con le famiglie. Non si tratta di qualcosa che “sostituirà” un’eventuale sanzione per quanto commesso ma di un’esperienza formativa che va nella direzione di educare e non solo sanzionare che l’amministrazione aveva considerato prioritaria fin dal momento in cui erano stati individuati i ragazzi responsabili di una serie di danneggiamenti.
Danneggiamenti di cui avevamo dato conto qualche tempo fa sulla “Voce” e che avevano creato anche un po’ di inquietudine nel paese: stando alle testimonianze che erano state raccolte dai carabinieri e alle segnalazioni arrivate al Comune, quattro giovanissimi avevano preso di mira l’abitazione di un’anziana con scherzi sempre più feroci e, quando una vicina li aveva rimproverati, per tutta risposta si è vista distruggere la vetrata della cucina da un grosso sasso.
Individuati in seguito, anche come responsabili di altri danneggiamenti avvenuti nel paese, i quattro avevano ammesso la loro responsabilità e si erano pure recati a porgere le loro scuse alle persone che avevani subito i danneggiamenti. Quindi è partita l’idea del Comune: nei giorni scorsi il sindaco  Fabio Zacchi, l’assessore Maria Rosaria Mirto e l’assistente sociale hanno incontrato tutte le famiglie con i ragazzi e la proposta fatta è stata quella di ospitare i giovani presso Casa delle Farfalle per dare una mano nella pulizia del giardino oltre a provvedere alla catalogazione di libri e inventariare gli ultimi beni mobili, andati invenduti, della professoressa Guvi (la docente scomparsa, proprietaria della casa che ospita l’associazione). Tutti i ragazzi al mattino dovranno seguire la didattica a distanza e, un pomeriggio a settimana per due ore, fare volontariato presso le sedi delle Associazioni. Inoltre i ragazzi dovranno partecipare ad incontri organizzati con un educatore professionale del progetto “Educativa di strada” del Comune in modo di poter sperimentare nuovi e positivi contesti di aggregazione sul territorio. Assistente sociale e Comune monitoreranno il progetto di cui sono stati informati sia i carabinieri che la polizia locale; uno dei quattro non sarà inserito nel progetto della Casa delle Farfalle ma in quello, denominato “Don Bosco” e curato da  don Juri Marinelli.