Con la giornata plastic free raccolti due quintali di rifiuti

PEGOGNAGA – Due quintali di plastica sparsi sul territorio pegognaghese sono un serio segno di inciviltà persistente e diffusa, non giustificabile in qalcun modo, compresa la situazione di disagio causata dalla pandemia. Quello della plastica abbandonata ovunque non é problema che riguarda solo Pegognaga: lo dimostra il fatto che é attivo da tempo a livello nazionale ed internazionale un progetto di iniziativa privata per liberare il mondo dalla plastica. Con il fine di ridurre l’abuso della plastica in paese già la passata amministrazione ha installato nel capoluogo laurenziano la casetta dell’acqua, poi messa in funzione dall’attuale amministrazione, dove ogni cittadino munito di apposita tessera può riempire propri contenitori sia di acqua naturale che gassata, evitando in tal modo l’accumulo di contenitori monouso, per di più riducendo in tal modo le spese famigliari. Tuttavia pigrizia mentale e carenza di responsabilizzazione civile persistono nell’essere caratteristiche di troppi cittadini, i quali anziché conferire i rifiuti di plastica negli appositi contenitori li abbandonano ovunque. È il caso di ricordare loro, che, a prescindere dall’alto rischio di incorrere in pesanti sanzioni conseguenti all’infrazione ecologica, se la loro massima giustificazione si basa su proprie difficoltà economiche, sindaco ed assessori sono pronti a condividere una via risolutiva onde evitare aggravi economici famigliari. Frattanto nella giornata ecologica di plastic free, amministratori comunali in persona e volontari hanno recuperato i quintali di rifiuti di plastica.
«In questi giorni abbiamo svolto la camminata ecologica Plastic Free e grazie a tutti i volontari abbiamo raccolto 200 chili di rifiuti, sparsi da persone incivili, insensibili al rispetto ambientale del nostro comune – spiega il consigliere di maggioranza, con delega alle frazioni, Antonio Fabozzi, che ha curato l’iniziativa – La camminata ecologica non ha colore politico. La politica deve essere strumento educativo. Grazie dunque, oltre che ad amministratori e volontari, a Paolo Monesi ideatore dell’iniziativa con l’assessore Giulia Caramaschi».