Porto Mantovano: Fratelli d’Italia contro i lavori a Porto Emergenza

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PORTO MANTOVANO Il tema delle opere pubbliche, e in particolare la riqualificazione da oltre 750mila euro della sede di Porto Emergenza in piazza dei Marinai, torna al centro dello scontro politico. Dopo la mozione della consigliera Renata Facchini (M5S) è il portavoce del circolo locale di Fratelli d’Italia, l’avvocato Salvatore Scalia, a “bacchettare” la giunta per quella che 9 definisce «una scelta scellerata che comporterà un nuovo eccessivo esborso di denaro pubblico, e oltretutto insensata dal punto di vista logistico e degli spazi».
Scalia rivendica di essere stato il primo a lanciare l’idea di rimettere in sento l’ex sede del Centro servizi impresa (Csi): «Una proposta che se ascoltata avrebbe evitato un nuovo sperpero di soldi, e che oggi viene condivisa anche da un ex sindaco (Remo Pezzali, ndr) e da ex consiglieri delle maggioranze che si sono succedute, a conferma che l’attuale amministrazione ha ormai perso il contatto con la realtà». Inaugurato nel 2000, il fabbricato ubicato nell’area Gombetto-Malpensata che ospitava il Csi è in stato di abbandono da ormai una decina d’anni, ovvero dopo la sua chiusura. Inutili anche i tentativi di venderlo all’asta, ecco perché per molti poteva rappresentare la soluzione ideale per ospitare l’attività dei volontari di Porto Emergenza, tenuto conto che è dotato di cucine e di una sala mensa. «Ma questa soluzione evidentemente non piaceva al presidente dell’associazione Paolo Guandalini, al punto che si è immediatamente prodigato a ribadire che tutte le scelte assunte dall’amministrazione guidata da Massimo Salvarani erano state con lui condivise. Lo stesso Guandalini – prosegue Scalia – si era anche affrettato a precisare che Porto Emergenza scartava comunque l’ipotesi di trasferirsi nell’ex Csi e questo ci conferma ciò che noi e credo anche molti cittadini temevamo, e cioè che il Comune si fa dettare le scelte da privati». Scalia ricorda inoltre che Guandalini alle scorse elezioni era stato eletto, salvo poi dimettersi, nella lista di Porto Futura a sostegno dell’attuale sindaco. «Come se non bastasse, consultando l’albo pretorio scopriamo che l’associazione Porto Emergenza risulta (ad oggi e sino al 2030, ndr) debitrice nei confronti del Comune, tant’è che a fine 2020 (delibera n. 212) le era stata concessa una dilazione dei canoni di locazione non versati relativi alla sede in piazza dei Marinai, immobile oggetto del futuro ampliamento».