Calcio Serie C – Multiproprietà, bocciato il ricorso di De Laurentiis. Setti: “Non finisce qui”

Maurizio Setti
Maurizio Setti

MANTOVA Il Tribunale Federale Nazionale ha respinto il ricorso di Aurelio De Laurentiis sulla questione multiproprietà. Un tema molto delicato che interessa pure l’azionista di riferimento del Mantova Maurizio Setti, proprietario anche del Verona. Com’è noto, la Figc ha stabilito che, a partire dalla stagione 2024-25, sarà proibito a un medesimo soggetto di controllare due società calcistiche. De Laurentiis, proprietario di Napoli e Bari, si è opposto ricorrendo contro la Federazione, ma per il momento ha perso. Per il momento, appunto. Perchè tutto lascia credere che la battaglia del vulcanico Adl prosegua con altri ricorsi.
Ne è convinto lo stesso Setti, che abbiamo intercettato ieri poco dopo la pubblicazione della sentenza del Tfn. «Non sono affatto sorpreso – ha detto il patron del Mantova – . Me lo aspettavo io e probabilmente se lo aspettava anche De Laurentiis. Ma non è finita qui, anzi penso che la partita sia ancora lunga. Sono in contatto con Aurelio e so che continuerà la sua battaglia. Io rimango alla finestra, nel senso che lui si è mosso nei tempi giusti e quindi lascio che sia lui a intraprendere le azioni legali che ritiene opportune. Ma è chiaro che la questione riguarda anche me e quindi, finchè non avrò risposte certe sul tema, non mi pongo il problema se cedere il Verona o il Mantova».
Parole significative, quelle di Setti. Anche ragionevoli, se pensiamo che l’eventuale divieto di multiproprietà scatterebbe dall’1 luglio 2024, quindi tra due anni. Come dire: c’è tutto il tempo per valutare ogni mossa. Quel che sappiamo è che, a meno di clamorose sorprese, la stagione 2022-23 vedrà Setti ancora al timone del Mantova, e forse anche dell’Hellas. Nei giorni scorsi si erano moltiplicate voci di un forte interessamento per il Verona da parte di un fondo americano. Si erano diffuse anche le cifre (150 milioni di euro la richiesta di Setti). La trattativa, avviata, è ancora in piedi. Ma da allora non ha presentato sviluppi. Ancor più piatta la situazione a Mantova: qualche potenziale acquirente, più o meno credibile, si è fatto avanti per sondare il terreno, ma nessuna offerta seria è pervenuta sul tavolo di viale Te. E, in ogni caso, Setti non ha manifestato alcuna fretta di prenderla in considerazione.
Dunque, l’imprenditore carpigiano temporeggia. Esattamente come De Laurentiis. I due condividono la stessa contrarietà alla normativa della Figc, che il patron del Napoli, attraverso il suo legale, ha definito “illegittima e incoerente”. Tale definizione – questa la tesi di De Laurentiis (e di Setti) – muove dal fatto che la Federazione “ha dapprima autorizzato una determinata iniziativa imprenditoriale (l’acquisto di due società da parte dello stesso soggetto, ndr) e successivamente finisce per vietarla, senza che siano intervenuti fatti nuovi nè norme imperative di rango superiore”. L’obiezione per il momento è stata respinta. Attendiamo la prossima puntata.