Produzione angurie, nel mantovano calo del 20% causa cambiamento climatico nel

MANTOVA I cambiamenti climatici di questi mesi non hanno risparmiato l’anguria. Cali anche del 20% nel mantovano Il freddo di maggio ha creato non pochi problemi con cali della quantità di produzione e scarsa qualità, poi il caldo improvviso ha iniziato a “scottare” le angurie in campo. “Abbiamo avuto un calo di produzione del 20% – spiega Andrea Longhi, titolare dell’azienda agricola Longhi Dino e Andrea di Ostiglia – fino a metà maggio anche la qualità era scarsa e con dei difetti, c’era tanta domanda e quindi i prezzi erano alti e ci siamo salvati così. Inversione di tendenza dopo ½ giugno, il caldo ha aiutato le angurie in pieno campo che sono diventante buonissime, ma è scesa la domanda per cui i prezzi sono crollati – continua Longhi. “Un’annata positiva comunque – conclude Longhi – che solitamente produce 3.500 quintali di angurie ( 500 quintali in serra e 3mila in campo) – sicuramente chi ha solo quelle in campo ha avuto molta più difficoltà”. “E’ stata un’annata difficile – dice Giovanni Tenca, titolare dell’omonima azienda a Sabbioneta – prima il freddo e la pioggia di maggio – spiegaTenca – poi troppo sole e caldo è un’impresa salvarle dalle scottature. Per avere una buona qualità, poi, bisogna andare su quelle dagli 8 ai 15 kg, quelle più piccole sono invece di scarsa qualità. Di solito la nostra produzione era di 600 quintali – conclude Tenca – quest’anno è stata sui 450-500 quintali” . E saranno proprio le angurie di Giovanni Tenca le protagoniste sabato al mercato contadino di Borgochiesanuova organizzato da Consorzio Agrituristico Mantovano “Verdi Terre d’Acqua”.