CASTIGLIONE Innovazione e progresso sono parole che, spesso, vengono associate alla tecnologia, alla ricerca e allo sviluppo di farmaci. Tuttavia il campo della medicina fisica e riabilitativa non è da meno quando si tratta di adottare nuove e avanzate tecniche per migliorare la salute e la vita dei pazienti.
In particolare l’ozonoterapia è una di queste, utilizzata nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale. A tal proposito, l’ospedale San Pellegrino ha inaugurato recentemente lo spine center, una struttura specializzata dove l’ozonoterapia è la tecnica principale per ridurre il dolore. L’ozono viene iniettato nella zona interessata della colonna vertebrale ed agisce come un potente antinfiammatorio ed analsegico. Tale gas aumenta la produzione di endorfine, sostanze naturali prodotte dal nostro corpo che agiscono come antidolorifici. Tuttavia la tecnica proposta presso lo spine center non è una soluzione definitiva, ma piuttosto il primo passo in un percorso riabilitativo più ampio.
Dopo il trattamento infatti i pazienti sono seguiti con un iter personalizzato, mirato a ridurre ulteriormente il dolore e a ripristinare la funzionalità della colonna vertebrale. L’obiettivo del centro è quello di consentire il ritorno del paziente all’attività sportiva e lavorativa.
Il percorso riabilitativo, infatti, include esercizi specifici per rafforzare la muscolatura della zona interessata, nonché sessioni di fisioterapia e terapia manuale. Uno dei vantaggi dello spine center è che si trova all’interno di un ospedale (il San Pellegrino, appunto), il che significa che i pazienti possono contare su un team allargato di esperti, tra cui neuroradiologi e chirurghi vertebrali. Inoltre la struttura è dotata di attrezzature all’avanguardia che consentono di offrire ai degenti il massimo della cura e della tecnologia.
Come per qualsiasi tecnica medica, l’ozonoterapia ha anche alcuni potenziali rischi e controindicazioni. Prima di iniziare il trattamento è bene confrontarsi con uno specialista: il medico valuterà attentamente la situazione del paziente e deciderà se questa è la soluzione più adatta.
Angelo Maria Castaldo