San Benedetto Po. Incrocio maledetto, presto un’ordinanza per limitare la velocità

SAN BENEDETTO PO Si è svolto ieri negli uffici di Provincia di Mantova l’incontro tecnico già da tempo programmato per la risoluzione delle criticità in corrispondenza della intersezione tra via Schiappa, Sp 41 con via Pigozza e strada Foriere a San Benedetto Po. Dopo una approfondita discussione, condotta alla presenza del presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani e del sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna, si è deciso di agire in corrispondenza dell’incrocio adottando due diverse tipologie di intervento. In primo luogo, verrà fortemente condizionata la velocità di percorrenza sulla Sp. 41 nel tratto in esame. Verrà infatti emessa una ordinanza di limitazione della velocità a 70 km/h sull’intero tratto della Sp 41, da San Benedetto a Quingentole, ma – in particolare – dalla fine del centro abitato di San Benedetto e fino all’intersezione con strada Mazzalo e la limitazione sarà ancora più stringente e presenterà il limite dei 50 km/h. Ciò permetterà dunque di limitare fortemente la velocità al transito in corrispondenza dell’intersezione succitata. Parallelamente, sarà necessario intervenire sulle strade afferenti all’incrocio con un significativo rafforzamento della segnaletica verticale e orizzontale, affinché gli utenti delle due strade vengano condizionati per avere l’attenzione necessaria al rispetto del codice della strada che prevede in quel punto di fermarsi allo stop prima dell’immissione su strada Schiappa (lo stop prevede la necessità di fermarsi e non di dare semplicemente la precedenza). Verranno anche installati ben quattro pannelli lampeggianti per richiamare l’attenzione degli utenti. Anche sulla strada principale (via Schiappa) verrà rafforzata la segnaletica di approccio all’incrocio affinché gli utenti siano indotti a rispettare i previsti limiti di velocità. I due interventi di cui trattasi verranno presumibilmente eseguiti nel corso dei prossimi due mesi, con scadenza massima al 30 giugno 2023.