GOITO – Dal prossimo 1 giugno diventerà operativa nella sede dell’Asst di Goito il nuovo Presst, Presidio socio-sanitario territoriale. Un risultato che sia l’assessore ai servizi sociali Gaia Cimolino sia il consigliere di ProgettiAmo Goito Mario Cancellieri salutano positivamente. I quattro medici e il pediatra per la loro attività sanitaria potranno disporre come già fanno, ma in modo più continuativo, di una infermiera e di amministrativi a seguito di una convenzione con una coop del settore.
«“Già un anno e mezzo fa – spiega Cimolino – ci eravamo attivati tanto per il mantenimento del consultorio famigliare quanto per l’apertura del Presst. Siamo stati rassicurati sia verbalmente sia per iscritto dalla direzione generale dell’Asst che entrambi i servizi sarebbero stati garantiti. In più il 23 ottobre 2019 si è tenuto un incontro pubblico dove la direzione generale dell’Asst insieme a noi ha presentato ufficialmente il Presst. La collaborazione e il monitoraggio dell’evoluzione del progetto da parte nostra non son mai venuti meno ed ora possiamo ritenerci soddisfatti per il risultato conseguito. Venerdì prossimo è in programma un incontro con la direzione generale per parlare di consultorio, di Presst e di possibile sede vaccinale».
Afferma a sua volta, visibilmente soddisfatto, Cancellieri: «Finalmente dalle parole si è passati ai fatti. Voglio ringraziare la Regione Lombardia che ha investito per questa operazione ben 770mila euro che cono serviti per sistemare lo stabile sia per quel che concerne la parte edilizia sia per quella informatica. Un grazie poi lo rivolgo anche al dottor Raffaello Stradoni ed il suo staff per l’impegno profuso perché questo progetto divenisse realtà. Confido che questa fase non sia fine a se stessa bensì sia propedeutica per un ulteriore sviluppo della struttura. Sarebbe importante inserire anche servizi sanitari di altri ambiti specialistici. Altro aspetto che mi auguro possa essere preso in considerazione dagli organismi competenti in materia, vista la situazione e i presupposti di sicurezza e tecnici di cui dispone il Presst, di assegnargli anche il ruolo di sede vaccinale».